31 dic – Con questo editoriale GeoPoliticalCenter saluta i suoi lettori alla fine di un anno che ha visto mutare profondamente il panorama mondiale, un anno durante il quale abbiamo assistito alla ritirata americana dalla regione europea e mediorientale, un anno che ha visto sorgere in Egitto una nuova tirannide, un anno durante il quale sono esplose dispute territoriali nelle acque dei mari che circondano la Cina mentre un piccolo stato comunista, come la Corea del Nord, assume il rango di potenza nucleare in grado di lanciare un missile balistico che con rotta polare può raggiungere gran parte del territorio americano ed europeo.
Il 2012 ha anche segnato uno dei momenti più bassi per l’economia globale, nonostante a varie riprese sia stata annunciata l’uscita dal tunnel, la verità è che l’economia reale è andata deteriorandosi, soprattutto nei paesi occidentali. Tuttavia nemmeno la Cina è stata risparmiata. Di certo oggi il sistema finanziario è più solido, avendo ottenuto fondamentalmente quanto richiesto: salvataggi bancari in primis. Purtroppo però i segnali positivi non si propagano all’economia reale e le masse di cittadini occidentali che vanno impoverendosi stanno aumentando e, lasciatecelo dire, anche questa è una forma di restrizione delle libertà personali. E’ un principio scritto a chiare lettere anche nella nostra Costituzione: la dignità del singolo passa anche attraverso il lavoro.
In quest’anno appena trascorso che ha visto le libertà, compresa quella di cronaca e di espressione, diminuire in tutto il globo, in primis in Cina e in Siria, GPC vuole ricordare a tutti noi quanto la libertà sia il bene più prezioso che l’uomo possiede e che il nostro occidente, la nostra Europa rimangono un baluardo di questo bene assoluto. Nonostante ciò anche in Europa, così come in Italia, assistiamo ad una costante erosione di questo diritto assoluto. È anche per questo motivo che GPC continuerà a scrivere e parlare a tutti voi di quelle situazioni, di quegli argomenti di economia, strategia e politica internazionale che spesso vengono dimenticati dai media tradizionali.
Noi rivendichiamo il diritto di ogni uomo di esprimere la propria opinione sui grandi temi che influenzeranno la storia del nostro mondo; noi, nel rispetto di tutti, continueremo a scrivere, raccontare e disegnare scenari che pochi nella nostra libera Europa divulgano, essendo i media impegnati troppo spesso a somministrare solo “Panem et Circenses”. Perché quando l’etere e la carta stampata parlano principalmente di canzoni, calcio e reality la libertà muore, soffocata da una massa di notizie ininfluenti mentre il mondo reale cambia.
Il mondo cambia mentre noi guardiamo dalla parte sbagliata senza comprendere che in quel momento la Libertà, la vera Libertà, quella basata sulla coscienza degli eventi e sulla partecipazione alla vita della nazione muore sacrificata sull’altare del superfluo.
Anche per questo noi, nel nostro piccolo, saremo qui ogni giorno per aprirvi una finestra sul mondo, senza pretendere di essere imparziali o infallibili, ma con la certezza di rivendicare ogni giorno quel diritto alla Libertà che nessuno mai potrà sradicare dalla nostra mente e dalla nostra anima.
Buon Anno a tutti Voi