25 dic – La marjiuana rende scemi. E questo – pare – è uno dei motivi per cui ci si oppone alla legalizzazione di questa sostanza. Se ne è parlato oggi, a Verona. Esperti italiani e statunitensi hanno delineato il quadro emerso dalla ricerca fatta sugli effetti della cannabis. E la marijuana è stata dipinta come la peggior nemica degli studenti.
“Lo studio – ha spiegato Giovanni Serpelloni, capo del dipartimento nazionale antidroga – evidenzia come l’uso di droga influisce direttamente sulla corteccia prefrontale, allontanando la capacità decisionale dell’individuo, anche rispetto alla stessa assunzione di droghe”.
Al Congresso internazionale “Addiction: new evidence from neuroimaging and brain stimulation” ha participato un ente americano che si occupa di tossicodipendenze. Anche le ricerche di questo istituto, rese note dal direttore Nora Volkow, hanno evidenziato come la cannabis sia in grado di ridurre il quoziente intellettivo, la memorizzazione, l’attenzione, la motivazione e il coordinamento psico-motorio.
“Ci potremo aspettare un forte calo del rendimento scolastico sia a Washington che nel Colorado, dove hanno legalizzato la marijuana, se questo verrà realmente applicato – ha commentato Volkow – come ricercatrice ritengo che favorire il consumo di marijuana negli adolescenti crei un notevole danno alla maturazione cerebrale”.
Insomma, a scuola, chi si fa le canne è svantaggiato. Fa fatica a studiare, si sforza, perde tempo, non ce la fa. Anzi: a detta degli esperti, chi fuma marijuana la voglia di studiare proprio non ce l’ha. E così, non comincia nemmeno.
Fonte oggitreviso.it