6 dic – Una studentessa afgana di 22 anni, volontaria del programma di vaccinazione contro la poliomelite, è stata uccisa sabato scorso davanti alla sua abitazione nella provincia di Kapisa, a nord di Kabul. Hanisa era appena uscita da casa per il suo primo giorno di lavoro come volontaria, quando è stata raggiunta da almeno sei colpi di arma da fuoco, esplosi da tre uomini a bordo di due motociclette.
Sebbene i talebani si siano sempre dichiarati contrari ai programmi di vaccinazione, bollati come complotti dell’Occidente, nessun gruppo di studenti coranici ha rivendicato finora l’omicidio della donna. Anzi, un portavoce ha negato ogni coinvolgimento, sottolineando come il gruppo non sia affatto contrario alla vaccinazione. Anche diversi esponenti delle autorità locali hanno rimarcato il fatto che i talebani non sono attivi nell’area. La polizia ritiene che la donna potrebbe essere rimasta coinvolta in uno scontro a fuoco tra bande rivali.
Tesi respinta da una parlamentare locale, Tahera Mojaddidi, secondo cui “si tratta solo di storia inventate, per coprire la violenza contro le donne”. tmnews