3 dic – “E’ ulteriormente aumentato il numero di stranieri nella Colonia Penale di Mamone, in provincia di Nuoro, che vanta un’estensione territoriale di circa 2.700 ettari. L’arrivo di altri 17 cittadini privati della liberta’ ha portato l’indice al 93% (aveva raggiunto l’88% a ottobre).
Il nuovo record nazionale di stranieri pero’ non ha migliorato le condizioni di vita dei detenuti che purtroppo, a fronte di un alto numero di presenze, non possono avere garanzie di lavoro adeguate nonostante i programmi di valorizzazione delle produzioni agricole”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione Socialismo Diritti Riforme.
Caligaris sostiene inoltre che “i soldi per il finanziamento delle attivita’ lavorative straordinarie e comuni sono insufficienti e la maggioranza dei ristretti e’ costretta a rimanere per lungo tempo inattiva nei cameroni”.
“La Sardegna – sottolinea Caligaris – e’ l’unica regione italiana con tre colonie penali e quindi con il piu’ alto indice di terreni destinati a servitu’ penitenziaria. I cittadini privati della liberta’ che stanno scontando il residuo di pena all’aperto sono prevalentemente marocchini, tunisini e rumeni.
Il dato appare ancora piu’ significativo se si considera che per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con i dati aggiornati al 30 settembre 2012, i detenuti stranieri costituiscono complessivamente il 36% dei reclusi nei 206 Istituti della Penisola. Al secondo posto della graduatoria nazionale si colloca un’altra colonia penale sarda quella di Is Arenas con il 78%”.