Rapimento Abu Omar, Cassazione assolve governo e Sismi: “Non partecipò al sequestro”

29 nov – “Allo stato degli atti non vi sono elementi per affermare una partecipazione del Sismi” al sequestro di Abu Omar “essendo, invece, possibile ipotizzare la partecipazione individuale di alcuni agenti dei servizi italiani, oltre a quella di persone estranee ai servizi”, lo ha sottolineato la Cassazione nel verdetto su Abu Omar.
Il Sismi non partecipò al sequestro – Con una sentenza di 235 pagine, depositata oggi, la suprema corte spiega perché ha deciso di riaprire il processo per gli ex vertici del Sismi, Nicolò Pollari e Marco Mancini e perché ha deciso di confermare le condanne, senza attenuanti, per gli uomini della Cia che organizzarono ed eseguirono il sequestro, a Milano, il 17 febbraio 2003, dell’imam egiziano Abu Omar. Quando la Cassazione si riferisce alla partecipazione, al sequestro o alle sue fasi preliminari, di persone estranee ai servizi, fa il nome del carabiniere del Ros Pironi, che diede supporto al ‘prelievo’ dell’egiziano.
Il governo non autorizzò il sequestro – “Non è vero, almeno per quel che emerge dagli atti e dalle due sentenze di merito, che l’operazione Abu Omar fosse stata autorizzata dal governo italiano, non solo perché il rapimento non sarebbe mai stato autorizzabile per la legge italiana, ma anche perché sia il presidente del Consiglio dei ministri in una nota ufficiale, sia l’allora direttore del Sismi, avevano escluso ogni coinvolgimento delle istituzioni”. Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni che riaprono il processo su Abu Omar.
Segreto di Stato solo se necessario – Per quanto riguarda l’esclusione del coinvolgimento del governo italiano e del Sismi nel rapimento di Abu Omar, i supremi giudici aggiungono che “siffatta affermazione, fino ad oggi, non ha ricevuto smentite”.Giro di vite della Cassazione nell’applicazione del segreto di Stato, perché la sua apposizione “costituisce, comunque, un vulnus per il corretto dispiegarsi della vita democratica, che è fondata sulla trasparenza e sulla conoscenza da parte dei cittadini delle decisioni e degli atti di governo”. Lo sottolinea la Suprema Corte nella sentenza su Abu Omar, aggiungendo che al segreto di Stato “si deve ricorrere nei casi assolutamente indispensabili”.
Chi è Abu Omar – Il Caso Abu Omar fa riferimento al sequestro di persona e trasferimento in Egitto, suo paese di origine, dell’Imam di Milano Hassan Mustafa Osama Nasr, estremista islamico e fiancheggiatore del terrorismo islamico, noto come Abu Omar, ed alle successive vicende giudiziarie. La questione è stata riportata dalla stampa internazionale come uno dei più noti e meglio documentati casi di azione illegale eseguiti dai servizi segreti statunitensi nel contesto della guerra globale al terrorismo. tiscali