26 NOV – Per l’Italia, l’Egitto è un paese “più che prioritario”, e il governo intende lavorare su un nuovo modo di tenere relazioni, anche con cultura e religione al centro. Lo ha sottolineato oggi al Cairo il ministro della cooperazione, Andrea Riccardi.
E’ significativo in particolare, ha osservato, l’invito rivolto dal grande imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb allo stesso Riccardi per la conferenza su Islam e Europa, scegliendo una personalità “di un paese occidentale, conosciuta per le sue idee cristiane”.
Conversando con i giornalisti, il ministro ha ricordato che il gran imam ha una posizione di mediazione, che vuole evitare scontri anche in questa difficile fase del paese.
Secondo Riccardi la sua presenza al Cairo da un lato permette all’imam di al Azhar di diffondere la sua idea di democrazia fondata sull’Islam, ma aperta alle minoranze e tollerante. Dall’altra consente all’Italia, che considera l’Egitto come un paese “più che prioritario”, di lavorare su un nuovo modo di tenere relazioni. “Investiamo molto in questo paese da un punto di vista politico ed economico, ma siamo convinti della necessità di avere relazioni nuove. Non basta avere relazioni commerciali, di convenienza. Servono anche di convivenza, quindi culturali e religiose”, soprattutto perché in questa parte del mondo “la religione non è un optional”.
Riccardi incontrerà domani il ministro per la cooperazione egiziano Ashraf el Araby per confermargli gli impegni italiani, ma anche ribadirgli il sostegno del nostro paese a campagne come quella per l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili. ansamed
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