20 nov – L’Alta Corte di Islamabad ha ordinato l’archiviazione del caso riguardante una ragazza cristiana di 14 anni affetta da sindrome di Down, Rimsha Masih, e accusata di blasfemia per aver dato alle fiamme alcune pagine del Corano.
Lo riferisce il sito di DawnNews, spiegando che durante l’udienza il giudice Iqbal hameedur Rehman ha ordinato alla polizia di archiviare il caso in quanto nessun testimone puo’ provare le accuse rivolte contro di lei dall’imam della moschea locale.
La giovane era stata arrestata il 17 agosto scorso dopo che il religioso Malik Ummad, guida della preghiera della moschea di Mehra Jaffer dove la ragazza abitava, aveva denunciato la giovane alla polizia di Ramna accusandola di aver bruciato alcune pagine del Corano. La 14enne è stata poi liberata il 7 settembre dietro al pagamento di una cauzione di un milione di rupie. L’avvocato di Rimsha ha definito il suo caso come un abuso di diritto, mentre la famiglia è ancora sotto protezione in un luogo segreto dopo aver ricevuto minacce di morte.
Prosegue, invece, il processo contro l’imam che ha accusato la ragazza, come spiega il corrispondente della Bbc da Islamabad. L’uomo verrà processato per false accuse. La blasfemia è una questione molto delicata in Pakistan, dove il 97% della popolazione è musulmana e dove questo reato è punibile con la pena capitale. adnk