Un’inchiesta per verificare la sicurezza dei pasti è stata svolta in dieci refettori delle scuole primarie di cinque città: Napoli, Roma, Genova, Milano e Torino, ma non tutte passano l’esame. L’indagine è stata realizzata alla luce del sole, con la
collaborazione indispensabile delle società di refezione scolastica e le amministrazioni locali.
Il miglior risultato nelle scuole di Roma dove nei piatti preparati, non è state trovato nessun pesticida.
Milano, Napoli e Torino riscontrati antiparassitari nei limiti di legge.
A Genova la sorpresa: in due scuole, la Andersen e la Cantore, è risultato presente il Diclorvos, un pesticida il cui utilizzo è vietato in Europa.
Il 30% dei piatti analizzati da prove di laboratorio contiene antiparassitari. A rischio frutta e pane..
A ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico, nessun passo formale è stato ancora annunciato per garantire che la sicurezza del prodotto sia stata ripristinata.
Il caso più preoccupante emerso segnala due problemi: il primo, la carenza di controlli puntuali e ricorrenti che possano fotografare l’anomalia e risalendo nella catena delle forniture, eliminarla alla fonte; il secondo, la carenza di informazione alla cittadinanza, pur non essendo in una situazione di reale allarme per la salute pubblica, i genitori hanno il diritto di sapere.