ROMA, 9 NOV – Basta alla “banalizzazione della sessualità”, riscoprendo l’importanza del “pudore” e della “castità”. Non rassegnarsi all’aumento inarrestabile delle convivenze. Ma un freno, nel segno della “sobrietà”, va posto anche alle cerimonie nuziali con eccessi e sperperi, segnate da una “concezione privatistica del matrimonio”.
Sono alcuni dei punti che i vescovi italiani hanno inserito nei loro “Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia” presentato oggi ad Assisi. ansa