7 nov – La Guardia di finanza e la Polizia hanno eseguito otto fermi emessi dalla Procura di Reggio Calabria nei confronti dei presunti scafisti e membri dell’equipaggio del peschereccio inseguito e fermato lunedi’ in Calabria. A bordo c’erano 170 persone, compreso l’equipaggio. Tra i viaggiatori c’erano 34 bambini e 25 donne.
I passeggeri hanno viaggiato in condizioni disumane, tutti ammassati, per sei giorni. Quando i finanzieri si sono impossessati dell’imbarcazione per condurla al porto di Reggio Calabria, gli scafisti individuati in M.A., azero di 31 anni, e M.A., iracheno di 27 anni, si sono confusi insieme al resto dell’equipaggio tra gli immigrati. I finanzieri li hanno individuati subito e isolati, poi li hanno condotti in caserma per accertamenti, infine la Procura ha emesso i decreti di fermo a loro carico.
Gli altri fermati sono R.M. iracheno di 19 anni, H:J. iraniano di 25 anni, A:J.A. iracheno di 20 anni, A.M.R. iraniano di 37 anni, J.R. afgano di 21 anni Z.M. afgano di 32 anni. Avevano il cito di tenere la disciplina e distribuire saltuariamente l’acqua. Devono rispondere in concorso dei reati di favoreggiamento ed introduzione illegale nel territorio dello Stato italiano di immigrati clandestini con le aggravanti di aver esposto adulti e bambini a grave pericolo di vita sottoponendoli ad un trattamento inumano e degradante. Gli stranieri avevano pagato tra cinquemila e seimila euro per il viaggio della speranza. adnk