06 NOV – Un tribunale cinese ha condannato a morte quattro contrabbandieri birmani per il massacro di 13 marinai cinesi, uccisi sul fiume Mekong, indicando che Pechino intende applicare la sua giustizia aldila’ dei confini nazionali.
L’agenzia Nuova Cina afferma che Naw Kham, considerato il capo della banda responsabile del massacro, ha confessato, dichiarandosi colpevole nel corso del processo, che si e’ svolto a Kunming, nella provincia dello Yunnan, in settembre. ansa