3 nov – Crocetta: “La prima legge che proporro è la seguente: gli indagati di mafia, corruzione, associazione a delinquere non potranno ricevere né incarichi dalla regione né presentarsi come candidati”.
Come sempre, siamo al massimo della coerenza. Neanche ci meravigliamo piu’ tanto.
Crocetta aveva detto anche : “La mafia ha votato contro di me”.
Ecco chi c’era nella LISTA CROCETTA PRESIDENTE:
GIACOMO SCALA (PD) già sindaco di Alcamo, è imputato per abuso d’ufficio e falso. Il 29 Ottobre i Giudici si ritireranno in camera di consiglio per la sentenza.
RAFFAELE NICOTRA (detto =Pippo) (UDC) Indagato nell’inchiesta Euroracket su presunti episodi di voto di scambio, che ha portato nel 2001 a 44 arresti tra le file del clan mafioso Santapaola.
GIUSEPPE SPATA (UDC) dirigente del comune di Palermo, nel 2011 è stato condannato dal Tribunale a un anno di carcere, (per abuso d’ufficio) pena sospesa.
GIANNI POMPEO (UDC) già sindaco di Castelvetrano, imputato per abuso d’ufficio. dopo avere affrontato un’altra indagine chiusa a settembre.
MARCO FORZESE (UDC) indagato nell’inchiesta sulle promozioni facili al comune di Catania, già condannato dalla corte dei conti a risarcire il comune di Catania con 4.850 euro…… briciole del miliardo di euro di disavanzo causato da Scapagnini di cui è stato assessore ai servizi sociali.
ELIO GALVAGNO (Crocetta Presidente) deputato uscente a Enna adesso nella lista Crocetta, lui stesso ha detto: “Sono indagato da anni per reati che riguardano la gestione dell’Ato rifiuti, ma non sono stato mai rinviato a giudizio”.
GIOVANNI DI GIACINTO (Crocetta Presidente) sindaco di Casteldaccia, aspirante deputato regionale della lista Crocetta. E’ indagato dalla Procura di Termini Imerese per abuso d’ufficio per una vicenda che riguarda un appalto, da dieci milioni di euro, per l’illuminazione pubblica..
NINO DINA (UDC) già indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, ma archiviato. Da 15 anni all’Assemblea Regionale, ci tenta ancora….
PIPPO SORBELLO (UDC) già sindaco di Melilli, condannato dal Tribunale di Siracusa a 4 mesi di reclusione per il reato di abuso in atti d’ufficio per fatti riguardanti una propaganda elettorale finanziata con fondi della comunità melillese.