27 ott – Il 19 ottobre ha partecipato alla sua prima riunione a Bamako da inviato speciale delle Nazioni Unite per il Sahel. Romano Prodi si è subito reso conto della “difficoltà, vastità e pesantezza del problema”. E di quanto sia importante, di fronte alla “tragicità della situazione” che l’Italia intervenga subito. “Lo sviluppo della regione saheliana, data la grave situazione di partenza, prenderà decenni”, ha detto l’ex presidente del Consiglio in un’intervista al quotidiano La Stampa.
“I ministri di tutto il mondo che ho incontrato qui mi hanno chiesto a più riprese perché l’Italia fosse assente. E’ semplicemente incredibile come il nostro paese non rifletta seriamente sui problemi africani. Non abbiamo neanche un’ambasciata in Mali, ma non è soltanto questo il problema”, ha affermato Prodi.
L’ex premier ha ricordato che “non ci sono uomini d’affari né corrispondenti che si occupino dell’Africa, nemmeno per queste situazioni. “E questo è proprio una limitazione della cultura e della politica italiana”, ha concluso Prodi. tmnews