Vertice Ue: scontro Merkel-Hollande su vigilanza, unione bancaria, riforme e ripresa

BRUXELLES, 18 Ott – All’insegna di un confronto-scontro tra Angela Merkel e Francois Hollande su unione bancaria e riforme si e’ aperto nel pomeriggio a Bruxelles il vertice Ue a cui partecipa anche il presidente del Consiglio Mario Monti. Prima dell’inizio del summit c’e’ stata l’ormai consueta serie di incontri bilaterali nell’ambito della quale Monti ha visto sia la cancelliera tedesca che il presidente francese.

 Oggi ”non prenderemo nessuna decisione”, ma ”getteremo le basi per prenderle a dicembre” ha detto Merkel al suo arrivo. Sul tavolo ”ci saranno quattro argomenti: la vigilanza bancaria, i cui dettagli dovranno essere esaminati dai ministri delle finanze, la disciplina di bilancio, il coordinamento delle politiche economiche e la legittimazione democratica nel processo decisionale europeo”, ha aggiunto la Merkel.

Ma secondo il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker si discutera’ anche dei prossimi passi e del quadro temporale per l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie. I cui proventi, secondo una proposta lanciata oggi da Merkel, potrebbero essere destinati a un fondo per finanziare specifici progetti nei Paesi membri.

 Hollande, dal canto suo, ha detto che al vertice bisogna parlare di banche e non di bilanci ed ha invitato Merkel, pur comprendendone le ragioni, a non cedere alle pressioni che vengono dall’avvicinarsi delle elezioni tedesche. Francia e Germania, ha detto, ”hanno una responsabilita’ comune: quella di far uscire la zona dell’euro dalla crisi”.

 Dal vertice, apertosi proprio in concomitanza con lo sciopero generale in atto in Grecia, si attende anche qualche segnale sul fronte della crescita. ”Gli spread stanno diminuendo in modo sostanziale” in diversi paesi, e in generale ci sono segnali ”incoraggianti”, ma ”stiamo ancora soffrendo molto per la mancanza di crescita e occupazione” ha osservato il presidente Ue Herman Van Rompuy al termine del summit tripartito con le parti sociali che ha preceduto l’avvio del summit.