12 ott – ”L’assegnazione del premio nobel per la pace all’Unione Europea ha qualcosa di melanconico e anche di ridicolo come capita spesso a tutte le scelte politically corretc. E’ una scelta che si ricollega ai vari premi Nobel assegnati per compiacere il gusto popolare come quelli a Obama subito dopo la sua elezione, a Jimmy Carter, a Mohammed El Baradei, ad Arafat e persino a Rigoberta Menchu per la quale le informazioni di base per l’assegnazione del premio risultarono fallaci”.
Ad affermarlo e’ Fiamma Nirenstein, Pdl, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, che aggiunge: ”L’Europa e’ oggi teatro di scontri ideologici e politici che ancora non trovano una soluzione, tant’e’ vero che la crisi economica che la attanaglia ha portato pochi giorni fa in Grecia a una manifestazione contro Angela Merkel cui sventolavano bandiere con la croce uncinata.
L’Europa e’ lontana, anche se e’ una delle grandi speranze del nostro tempo e del mio stesso cuore, dall’aver risolto i suoi conflitti interni ed esterni e come garante di pace e’ stata un completo fallimento quando si e’ occupata del processo di pace mediorientale”. asca