Bologna, 9 ott. (LaPresse) – Quattro Province e una Città metropolitana. La Regione Emilia-Romagna fa propria la proposta pervenuta dagli enti locali per il riordino territoriale previsto dalle nuove leggi nazionali. Oggi la giunta regionale ha approvato la delibera che recepisce le proposte e le decisioni espresse dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) lo scorso primo ottobre.
L’Emilia-Romagna sarà così ridisegnata: le attuali Province di Parma e Piacenza daranno vita a un nuovo e unico ente, lo stesso vale per Reggio Emilia e Modena e per le tre attuali Province romagnole di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini che creeranno la Provincia della Romagna.
La Provincia di Ferrara, invece, manterrà la propria attuale dimensione geografica visto che rientra nei parametri di popolazione e di territorio previsti dalle norme del Governo.
Discorso a parte per la Provincia di Bologna che, dal primo gennaio 2014, si trasformerà in Città metropolitana.
“La Giunta regionale ha condiviso e recepito le indicazioni espresse, a larghissima maggioranza, dal Cal che ha saputo fare un buon lavoro di sintesi delle indicazioni dei territori”, sottolinea Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore regionale al Rapporto con il Sistema delle Autonomie. “Ora si deve lavorare ancora con gli enti locali e le parti sociali per affrontare nel più breve tempo possibile il tema delle funzioni delle nuove Province in modo da creare enti il più possibile efficaci ed efficienti, in grado di rispondere al meglio alle necessità delle persone e delle imprese.
Punto fondamentale sarà coinvolgere e rendere protagonista tutto il personale presente negli Enti da riorganizzare”.
La decisione della Giunta sarà ora discussa dall’assemblea legislativa regionale che, entro il 23 ottobre prossimo, dovrà approvare il testo da trasferire al Governo.