ROMA 05 Ott – Ebbene sì, mentre Mariuccio sognava lungo i pascoli onirici del cielo il suo rutilante cavalluccio a dondolo; e Giorgetto , sotto il baldacchino, ronfava felice insieme a tutti i gatti del Quirinale: OBAMA , idolo della sinistra radical chic italiana, le prendeva di santa ragione (70 a 30) dal prorompente Romney.
Un KO gravissimo, destinato a condizionare il resto della campagna presidenziale.
Un KO destinato a finire sui libri di storia dei prossimi cinquant’anni.
Sembrava che Romney stesse attaccando Mariuccio-Obama contestandogli le tasse e lo strangolamento del ceto medio.
Come ha operato Mariuccio da Varese (filorecessionista dichiarato) , esaltato dai soliti vergognosi laudatores, capitanati da un sempre più vergognoso Casini e dall’altrettanto vergognoso e impresentabile Fini.
Di proposito, Romney ha paragonato l’America di Obama alla Spagna: doppio goal, che ha tenuto conto del grosso apporto dato al presidente dagli ispanici Usa nelle elezioni di quattro anni fa.
Avremo ripercussioni favorevoli in Italia?
Ne dubito.
A noi ci manca Albertone Sordi, americano der Kansas City.
Guglielmo Donnini