3 sett – Il fantozziano “rutto libero” resterà tale: Renato Balduzzi ha fatto marcia indietro, grazie alla protesta popolare , contro una decisione ingiustificata e ingiustificabile .
Ha prevalso lo spirito liberale, almeno una volta.
Non illudiamoci, gli idioti sono sempre pronti a colpire quando individuano il peccato nel comportamento altrui.
Abbiamo tecnici come frati trappisti, autentiche facce di bronzo che hanno perduto ogni senso del ridicolo.
Speriamo che questa triste esperienza montiana finisca presto: di tutto avrebbe avuto bisogno l’Italia meno del depressivo e deprimente Mariuccio.
Da quando c’è lui , stiamo diventando sempre più Merkel dipendenti.
Chi l’ha detto che per salvare l’Italia debba esistere solo la strada che ha, in pratica, già distrutto la Grecia?
Tutti i tentativi compiuti nei confronti della Grecia andrebbero inseriti nella rubrica ”Prove tecniche di distruzione”.
Siamo giunti al parossistico “O euro o morte” pronunciato da questi beccamorti della finanza globale.
Abbiamo (hanno) deificato questo aborto di moneta senz’anima, senza politica , senza costrutto alcuno che la faccia rassomigliare al dollaro o alla sterlina (i furbi inglesi non si sono lasciati uccellare).
Hanno inventato la moneta di tutti che, invece, è la moneta di nessuno. Si è passati dal virtuale ecu (unità di conto extra-corporea) all’euro , valuta al servizio della Germania che aveva tutto da temere per una troppo forte rivalutazione del marco.
Quanto durerà l’agonia? È presto per dirlo.
Siamo nella fase dell’accanimemto terapeutico. Riunioni e consulti si susseguono intorno al capezzale del grande malato.
Nessun incontro è comunque decisivo: c’è sempre un rimando a un momento che verrà di una strana catena cronologica di Sant’Antonio.
C’è uno stillicidio di illazioni e dichiarazioni contrastanti.
Tanti cicaloni alla ricerca dei “quindici minuti di celebrità”.
Per dirla con Andy Warhol.
Hanno deciso tutto, o quasi , senza consultare il popolo, quei
maledetti burosauri cooptati a Bruxelles con l’unico scopo di annullare la sovranità di tutti.
Hanno giocato con i sentimenti della gente comune trattandoci da sudditi , mai da cittadini nel pieno possesso dei nostri diritti.
guglielmo donnini