28 ago – ”Quando ci sono tanti protagonisti, come nell’Unione europea, prevedere la crisi non e’ difficile. Ne parlai con Kohl che mi diede una risposta saggia: ‘Abbiamo fatto un tale sforzo a fare l’euro, i tedeschi volevano rimanere nel marco, per favore andiamo avanti cosi’ e, pezzo per pezzo, verranno le riforme che vuoi’.
L’Europa e’ tuttavia poi entrata nel periodo della paura della disoccupazione, dei cinesi, della globalizzazione e, subito, tre anni dopo, in una drammatica riunione della Commissione europea, Francia e Germania furono le prime a non rispettare gli obblighi e non vollero la sorveglianza”.
Lo spiega l’ex premier Romano Prodi, gia’ presidente della Commissione europea dal 1999 al 2004, intervistato da ”Radio Anch’io”, su Radio Uno, parlando della crisi dell’Unione europea e del ‘no’ che dissero Francia e Germania a controlli piu’ stringenti sui paesi membri dell’Unione.
Cosi’, ha aggiunto, ”la Grecia ha potuto ‘imbrogliare’ come ha voluto perche’ Francia e Germania non hanno voluto che si mettessero delle regole. Ci sono delle colpe che pesano”.
Prodi e Ciampi truccarono i conti per entrare nell’euro e la Germania lo sapeva