Dichiarazione di Bruxelles 2012

27 agosto – Dichiarazione di Bruxelles 2012: Per salvaguardare le liberta’ dell’individuo ed i Diritti Umani

Al fine di preservare la Libertà di Parola, le Libertà Civili e la Democrazia contro ogni tentativo di danneggiare o usurpare questi principi universali, chiediamo ai leader di tutte le nazioni di appoggiare questa Dichiarazione di Bruxelles 2012 per la Salvaguardia delle Libertá Individuali ed i Diritti Umani:

– Ribadendo che i Diritti Umani e le Libertá Civili sono universali, individuali, identici, inalienabili ed auto-evidenti a prescindere da qualsiasi punto di vista filosofico, culturale o religioso;

– Considerando che ogni onesto difensore della Democrazia ha il diritto e l’obbligo di mantenere e difendere la Libertà d’Espressione, le Libertà Civili e i Diritti Umani;

– Afffermando il fatto irrefutabile che la Sharia cosí com’é definita ed applicata é incompatibile con la Libertá di Parola e direttamente opposta ad esso, alle Libertá Civili ed ai Diritti Umani e in quanto tale incompatibile con i principi fondamentali della democrazia (come stabilito nella sentenza della CEDU del giorno 13 febbraio 2003);

– Riconoscendo che la dichiarazione nota come “Dichiarazione del Cairo dei Diritti Umani nell’Islam – CDHRI”, conosciuta anche come “Dichiarazione del Cairo”, limita tutti i Diritti Umani in funzione della legge Islamica e delle norme e restrizioni imposte della Sharia (CDHRI articoli 22, 23, 24) con il pretesto che “tutti gli esseri umani sono una famiglia in cui sono uniti i membri nella loro subordinazione ad Allah” (CDHRI primo articolo);

– Osservando che l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica – OIC, in qualitá di autore della dichiarazione del Cairo e suo più grande sostenitore ha dimostrato, con la sua continua attività, di essere la principale organizzazione politico-religiosa impegnata a limitare la Libertà d’Espressione, le Libertà Civili e i Diritti Umani, e di rafforzare la Sharia Islamica in tutto il mondo;

– Osservando che ogni affermazione o promozione della Dichiarazione del Cairo o qualsiasi collaborazione con l’OIC che conduca ad un aumento dell’imposizione della Sharia Islamica, identifica i responsabili come attivi avversari della democrazia, della Libertà d’Espressione, delle Libertà Civili e dei Diritti Umani;

– Osservando che il ricadere in una qualsiasi di queste definizioni rende illegittimo ogni tentativo da parte del perpetratore di discutere o negoziare questioni inerenti alla Libertà d’Espressione, alle Libertà Civili e ai Diritti Umani in ogni loro forma, sia locale, nazionale o internazionale.

I firmatari richiedono solennemente ai loro governi e alla società civile:

1) Di avviare un processo, noto come Processo di Bruxelles, per attuare il contenuto di questa dichiarazione attraverso l’istruzione e le iniziative politiche a tutti i livelli di governo e tutti i settori della società civile, con l’obiettivo di salvaguardare il futuro delle libertà e dei diritti della nostra nazione e dei nostri figli, in modo che tutti i membri della famiglia umana possano prosperare come individui liberi.

2) Di rifiutare ogni invito a partecipare a qualsiasi forum di discussione sulle Libertà Civili, la Libertà d’Espressione e i Diritti Umani, sia esso locale, nazionale o internazionale, se gli organizzatori di questo forum – individui e organizzazioni – sono noti sostenitori della Dichiarazione del Cairo o del rafforzamento sociale della Sharia Islamica, a meno che le questioni discusse o negoziate prevedano una transizione dalla Dichiarazione del Cairo verso l’implementazione dei Diritti Umani cosí come intesi nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

3) Di protestare contro qualsiasi coinvolgimento in dibattiti o trattative, sia locali, nazionali o internazionali, di noti sostenitori della Dichiarazione del Cairo o del rafforzamento sociale della Sharia Islamica, a meno che non partecipino come osservatori o stiano negoziando il proprio accesso al processo di Bruxelles.

4) Di avviare un’indagine approfondita dinanzi a qualsiasi forma di cooperazione bilaterale o multilaterale su tutte le questioni relative alle Libertà Civili, alla Libertà d’Espressione e ai Diritti Umani, al fine di individuare chiaramente qualsiasi partecipante che possa essere un sostenitore della Dichiarazione del Cairo o della Sharia Islamica, o abbia collaborato o collabora con l’OIC o le sue organizzazioni partner.

5) Di rifiutare e vietare qualsiasi finanziamento pubblico volto alla promozione della Dichiarazione del Cairo o al rafforzamento sociale della Sharia Islamica, poiché queste promozioni sono un attacco diretto ai nostri fondamentali principi democratici e Diritti Umani.

6) Di interrompere qualsiasi collaborazione con noti sostenitori della Dichiarazione del Cairo a livello nazionale o internazionale, qualora tale cooperazione abbia lo scopo o l’effetto di restringere le Libertà Civili, la Libertà d’Espressione ed i Diritti Umani in un paese Democratico, fino a quando i proponenti non ripudieranno la Dichiarazione del Cairo.

7) Di estendere la cooperazione e il sostegno in tutte le sedi agli ex sostenitori della Dichiarazione del Cairo che rifiutano la repressione che l’OIC e la Sharia Islamica operano a danno delle Libertà Civili, della Libertà d’Espressione e dei Diritti Umani e affermando che i Diritti Umani e le Libertà sono universali, individuali, identici, inalienabili ed auto-evidenti a prescindere da qualsiasi punto di vista filosofico, culturale o religioso;

8) Di collaborare con la società civile e le organizzazioni governative che lavorano per proteggere le libertà individuali dal sopruso della Sharia Islamica, in particolare con quelle presenti in nazioni che hanno firmato la Dichiarazione del Cairo e le nazioni membri dell’OIC, per incoraggiare il dialogo, l’educazione e la comprensione delle libertà individuali e dei Diritti Umani, nel modo in cui tali termini sono stati storicamente intesi prima della Dichiarazione del Cairo.

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