Canada, il banchiere Mark Carney è il nuovo primo ministro

Canada Mark Carney

Mark Carney è il nuovo primo ministro del Canada. Dopo aver prestato giuramento a marzo, in seguito alle dimissioni del suo predecessore Justin Trudeau, ha indetto elezioni anticipate

Carney è stato governatore della Banca d’Inghilterra, il primo cittadino non britannico in assoluto ad assumere tale carica. In precedenza, aveva guidato il suo Paese durante la crisi finanziaria del 2008 come governatore della Banca del Canada. A differenza della maggior parte dei candidati alla carica di premier, Carney non aveva mai ricoperto prima d’ora una carica politica. La sua competenza in materia economico-finanziaria ha però convinto gli elettori. Il leader liberale aveva puntato proprio sulla sua esperienza nella gestione delle crisi economiche globali, sperando che i canadesi lo vedessero come la guida più adatta a tenere testa a Trump, tra guerra commerciale e velleità di annettere il Canada come 51esimo Stato Usa.

La carriera di Mark Carney

Nel 2003 Carney cominciò a lavorare nella Banca Centrale del Canada come vicegovernatore. Divenne poi viceministro presso il Dipartimento delle Finanze. Nel 2007, fu nominato governatore della Banca del Canada, poco prima del crollo dei mercati globali, che fece sprofondare il Paese in una profonda recessione. In patria, Carney è riconosciuto come una delle figure che ha aiutato il Paese a evitare il peggio durante la crisi. Sebbene i banchieri centrali siano notoriamente cauti, Carney dichiarò apertamente la sua intenzione di mantenere bassi i tassi di interesse per almeno un anno, dopo averli tagliati drasticamente. Quella mossa avrebbe aiutato le aziende a continuare a investire anche quando i mercati crollarono.

L’esperienza alla guida della Banca d’Inghilterra

Carney seguì un approccio simile anche quando fu chiamato a Londra a dirigere la Banca d’Inghilterra. A lui viene attribuito il merito di aver modernizzato l’istituto centrale, comparendo sui media molto più frequentemente rispetto al suo predecessore. Nel 2015 la Banca inglese ridusse il numero delle riunioni sui tassi di interesse da 12 a 8 all’anno e iniziò a pubblicare i verbali insieme all’annuncio delle decisioni.

Quando Carney divenne governatore, i tassi erano ancorati a minimi storici, ma introdusse una politica di “forward guidance”, in base alla quale la Banca avrebbe cercato di sostenere ulteriormente l’economia e incoraggiare i prestiti impegnandosi a non aumentare i tassi finché la disoccupazione non fosse scesa al di sotto del 7%. La confusione suscitata da questa politica portò un parlamentare a paragonarlo a un “fidanzato inaffidabile” (“unreliable boyfriend”), un soprannome che è rimasto in circolazione a lungo anche dopo la fine della controversia iniziale.

A differenza dei governatori precedenti, che in genere mantenevano un basso profilo, è intervenuto in modo controverso in vista di due importanti referendum costituzionali. Nel 2014 avvertì che una Scozia indipendente avrebbe potuto dover cedere poteri al Regno Unito se avesse voluto continuare a utilizzare la sterlina. Prima del referendum sulla Brexit, aveva lanciato l’allarme: un voto per uscire dall’Ue avrebbe potuto innescare una recessione.
www.tgcom24.mediaset.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *