Lutto nazionale, chiesta sobrietà per 25 aprile. Landini: “mica beviamo”

Landini Cgil

“Il 25 aprile non è che si deve bere, non è che beviamo e, quindi, dobbiamo essere sobri. Il 25 aprile è una giornata di mobilizzazione, di lotta per affermare i valori della democrazia nel nostro Paese e ricordare che senza la sconfitta del nazismo e del fascismo, senza la lotta di resistenza, oggi non avremmo la democrazia e la libertà”. Con queste parole il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha replicato alle dichiarazioni del ministro Nello Musumeci sulla necessità di affrontare la Festa della Liberazione “con sobrietà”.

“La democrazia va praticata”

Intervenendo a Radio Popolare, Landini ha sottolineato come il momento storico che stiamo vivendo richieda un impegno concreto a favore della democrazia: “Siamo in un periodo in Italia e nel mondo in cui c’è una crisi evidente della democrazia e mai come adesso la democrazia va praticata. Per praticarla occorre assumere con molta forza la battaglia contro le diseguaglianze. La democrazia deve essere accompagnata dalla giustizia sociale, dalla centralità della persona e del lavoro, e deve essere un modello sociale che mette vincoli al mercato. Esattamente il contrario di quello che oggi rischia di venire avanti. Mai come adesso il 25 aprile non è semplicemente una giornata di memoria o di ricordo, ma una giornata di mobilitazione, lotta e partecipazione democratica”.

Secondo Landini, le parole di Musumeci “nascono da una cosa molto precisa, non giriamoci attorno: parte di chi oggi è al governo non è tra quelli che hanno dato vita alla nostra Costituzione. Questo è un fatto storico, non è un giudizio. È evidente che abbiamo bisogno che quei valori vivano e siano in grado di essere legati al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone”.  tgcom24.mediaset.it

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