“In passato Draghi diceva che non si poteva fare debito, ma adesso per le armi si può”
(LaPresse) – “Gli alleati di governo dovevano votare contro in Europa al piano di riarmo, secondo me, avrebbero fatto meglio a votare contro come abbiamo fatto noi, d’altra parte ognuno ha le sue idee”. Così il senatore della Lega Claudio Borghi, intercettato dai cronisti all’esterno del Senato dopo l’audizione di Mario Draghi alle Commissioni riunite Bilancio, attività Produttive e Politiche Ue. “In passato Draghi diceva che non si poteva fare debito ma adesso per le armi si può?
Scherzando ho detto che è un po’ come Fonzie, non ha il coraggio di dire che ha sbagliato, doveva dire scusa ma non gli usciva”, afferma quindi il senatore del Carroccio, condannando le scelte sull’austerità fatte dall’Europa in occasione della crisi greca dei primi anni ’10.
A Borghi viene quindi chiesto invece della sintesi fatta da Meloni in occasione delle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo: “Si, siamo soddisfatti”, aggiungendo che la “maggioranza è unita”.
“Se c’è bisogno di investire per l’Europa in armi? No, infatti, nella risoluzione c’è scritto che innanzitutto non deve esserci esercito comune, che le spese devono essere effettuate eventualmente per rendere più efficienti e forti gli eserciti nazionali e che però bisogna non limitarsi a quello, ma ci sono tecnologia, infrastrutture e cose di questo tipo che devono essere considerate altrettanto importanti”, conclude Borghi.