24 ago – Oggi, dopo la tradizionale preghiera del venerdì, alcune centinaia di manifestanti si sono riuniti al Cairo in piazza Tahrir, simbolo della rivolta contro il fu regime di Hosni Mubarak, e nelle vie adiacenti in segno di protesta contro quello che, a loro dire, è il tentativo dell’islamista Morsi di «monopolizzare il potere e dirottare la rivoluzione» in favore dei Fratelli musulmani, di cui è leader.
La manifestazione avrebbe dovuto essere «pacifica», ma la stampa locale ha riferito di scontri avvenuti tra i contestatori del presidente e i suoi sostenitori: ci sarebbero stati lanci di pietre e, sembra, alcuni spari.
Tra i contestatori di Morsi, diventato presidente circa due mesi fa, ci sono rappresentanti di quei pezzi di società civile che da sempre non si fidano del leader islamista e del suo partito. Primi tra tutti, i cristiani copti (cospicua minoranza religiosa in Egitto) e i sostenitori dei militari, con i quali da tempo è in atto un braccio di ferro, infiammato dalla recente rimozione di Mohammad H. Tantawi, ministro della Difesa e di fatto ex capo del governo ad interim tra Mubarak e Morsi in quanto presidente del Consiglio supremo delle forze armate.
In piazza a scandire slogan contro il presidente c’erano anche alcuni liberali, preoccupati per quella che hanno indicato come «una deriva islamista e illiberale», che avrebbe trovato la sua ultima conferma nell’arresto del direttore di un quotidiano di opposizione, colpevole di avere attaccato ripetutamente l’operato del governo e del suo capo, e che, seppure temporaneamente rilasciato, a settembre dovrà presentarsi davanti in tribunale. (ANSAmed)