Rutte: “se Putin ci attaccasse, perderebbe”

Rutte e Putin

“Se Putin ci attaccasse la reazione sarebbe devastante, perderebbe e lo sa”. Tuona così il segretario generale della Nato Mark Rutte alla conferenza stampa in streaming prima della riunione a Bruxelles dei vertici della difesa dell’alleanza atlantica. Rutte ha anche assicurato che sono in corso dei colloqui sulla guerra in Ucraina con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“Niente più accordi come Minsk”

Il confronto con Trump è sempre costante, conferma Rutte:”Ci stiamo coordinando intensamente con il team del presidente Trump a tutti i livelli e abbiamo avuto ottime conversazioni questa settimana. Abbiamo molti alti funzionari americani in visita in Europa qui alla Nato, ma anche, ovviamente, a Monaco, alla conferenza sulla sicurezza”. Ma sul conflitto tra Russia e Ucraina ci sarebbe anche “una convergenza di opinioni sul fatto che dobbiamo assicurarci”.

Sono due i punti sottolineati da Rutte: “primo, che l’Ucraina si trovi nella migliore posizione possibile per iniziare i colloqui; secondo, che quando ciò accadrà, dobbiamo assicurarci collettivamente che ciò che ne uscirà sia duraturo”. Quindi, niente più accordi come quelli di Minsk, che avrebbero dovuto assicurare dopo il 2014 il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina.

L’obiettivo di spesa militare: “Sopra il 3%”

Per Rutte la Nato deve “essere un’organizzazione letale, altrimenti non possiamo mantenere la deterrenza, e questo è fondamentale”. Per farlo, il 2% del Pil per le spese militari non basta più: “Se ci atteniamo al 2% non possiamo difenderci in quattro o cinque anni. Dobbiamo spendere di più, e non perché voglio nuovi obiettivi, ma perché, quando guardi cosa stiamo facendo ora, gli alleati ci hanno chiesto di farlo”. Il riferimento neanche troppo velato è alle dichiarazioni del presidente Trump. Il tycoon, qualche giorno fa, aveva richiesto un maggior impegno nelle spese militari, innalzando l’obiettivo al 5%. Rutte non ha fissato un target preciso da raggiungere, ma ha spiegato che si aspetta un impegno superiore al 3%. E lo giustifica con “il riarmo della Russia e la minaccia che rappresenta”.Rutte: “Se Putin ci attaccasse la reazione sarebbe devastante, perderebbe e lo sa”
www.today.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *