La nostra salute sotto i riflettori in occasione del World Economic Forum di Davos, un evento annuale che riunisce statisti, leader politici, rappresentanti del mondo economico e della società civile. Una sessione dedicata alle politiche sanitarie ha visto tra i protagonisti il ministro Orazio Schillaci. Il suo intervento ha scosso le coscienze, richiamando l’attenzione su un tema di crescente rilevanza: la resistenza antimicrobica (AMR)
“In qualità di medico e di politico, ho assistito in prima persona agli effetti devastanti della resistenza antimicrobica”, ha affermato Schillaci, sottolineando l’urgenza di una risposta internazionale coordinata. La sua chiamata all’azione si è concentrata sulla necessità di sviluppare meccanismi di finanziamento sostenibili che possano connettere gli investimenti nella ricerca con un accesso equo ai nuovi trattamenti. Questi meccanismi dovrebbero integrare incentivi “push” e “pull”, cioè sia supporti finanziari diretti per la ricerca sia premi per il raggiungimento di determinati obiettivi.
Le autorità sanitarie in Italia hanno già fatto significativi investimenti nel settore della salute, destinando 3 miliardi di euro per l’implementazione delle cartelle cliniche elettroniche e 21 milioni di euro alla partnership Carb-X (Combating Antibiotic Resistant Bacteria Biopharmaceutical Accelerator) creato per sostenere lo sviluppo di nuovi antibiotici. Tuttavia, Schillaci ha avvertito che le singole iniziative nazionali sono insufficienti. “Il nostro obiettivo di salvare 100 milioni di vite umane entro il 2050 è ambizioso, ma realizzabile solo se agiamo ora con impegni finanziari concreti e modelli di partenariato innovativi”, ha dichiarato. .[…]
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