Firenze, furti in boutique di lusso: presa banda di serbi

polizia arresto

La banda che taglia le vetrine delle boutique di lusso arrestata dopo il colpo in pieno centro

Firenze, 29 gennaio 2025 – I “falchi“ della Quarta sezione della Squadra Mobile non erano lì per caso, quando all’alba di ieri mattina due soggetti, più un terzo che faceva da palo, hanno iniziato a “lavorare” alla vetrina affacciata su via degli Antinori del prestigioso marchio “Hermes“.

In un batter d’occhio, grazie a un potente e preciso flessibile, hanno tagliato la vetrina più nascosta dalle luci del negozio di via Tornabuoni. E sempre in un baleno, dopo essersi aperti un varco nel vetro antisfondamento, hanno infilato nei sacchi borse, scarpe, accessori, vestiti. Altra merce è rimasta in negozio, nella fretta, e in parte si è pure danneggiata. Ma, come detto, nel salotto buono cittadino, ieri mattina presto, non c’erano soltanto i tre componenti della banda. Ma anche i poliziotti dei “Falchi“. Il “palo”, che era a bordo di un monopattino, si era allontanato in una direzione. Gli altri due, con i sacchi della refurtiva, avevano invece un’auto (una Citroen con la targa di un’altra auto che li avrebbe resi difficilmente rintracciabili) parcheggiata nella vicina via dei Fossi: non sono riusciti a partire perché sono stati bloccati dai “Falchi“.

SI tratta di tre serbi di 70, 51 e 45 anni. Avevano preso alloggio da alcuni giorni presso una struttura ricettiva a sud della città. Forse hanno passato gli ultimi giorni a perlustrare la città e soprattutto il centro, studiando la boutique “giusta“ da svaligiare.

Ma mentre nei prossimi giorni dovranno comparire davanti al gip per la convalida dell’arresto disposto dal sostituto procuratore Sandro Cutrignelli, le indagini sul loro conto vanno avanti. Il sospetto è che siano stati sempre loro gli autori di un colpo analogo, fallito soltanto perché si innescò l’allarme, in un’altra boutique del centro, Miu Miu.

E potrebbero essere sempre loro, i responsabili di una serie di furti avvenuti in Veneto, sempre in danno di boutique di abbigliamento di lusso, con la medesima tecnica del taglio della vetrina.
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