Dove prima c’erano ville milionarie ci sono rovine, il cielo ha perennemente un colore rosso acceso e l’odore acre del fumo copre ogni cosa. Le strade, quelle agibili, sono popolate solo da mezzi di soccorso e da chi deve lasciare la propria casa col dubbio che al ritorno non la troverà. Los Angeles, città simbolo dell’America fatta di lustrini e paillettes, è ancora sotto scacco. Da giorni ormai gli incendi non danno tregua. Una catastrofe che accomuna gente normale e vip, anche loro anzi soprattutto loro hanno perso ville e terreni.
I numeri danno il quadro di cosa sta accadendo: è salito ad almeno dieci morti il bilancio delle vittime secondo le autorità locali. Quasi 200mila sono le persone evacuate. Il numero di edifici rasi al suolo o danneggiati ammonta a migliaia e il bilancio delle vittime è salito ad almeno dieci.
La mano dei piromani dietro i roghi di Los Angeles
Il sospetto è che, all’origine del disastro, ci sia anche l’azione dell’uomo. Un sospetto piromane è stato arrestato alle 16.30 locali (l’1.30 di notte in Italia). La polizia è intervenuta in seguito alle segnalazioni di un uomo che stava tentando di appiccare un incendio nella Ybarra Road a Woodland Hills con un lanciafiamme artigianale. I residenti lo hanno bloccato fino all’arrivo degli agenti. Di un piromane aveva parlato anche l’attore Harry Winkler. “Dietro tutto questo c’e’ un piromane. Quanto male ha fatto!”, ha scritto su X l’ex Fonzie di Happy Days dopo che le fiamme avevano invaso le Hollywood Hills.
Nel nord-ovest della seconda città più grande degli Stati Uniti, l’incendio che sta divorando il quartiere di lusso di Pacific Palisades, con le sue ville multimilionarie e di celebrità, situato tra Malibu e Santa Monica, non è stato ancora domato. Lo stesso vale per l’incendio che ha avvolto Altadena. Gli incendi hanno bruciato almeno 10.000 tra case, edifici e altre strutture in un’area di circa 117 chilometri quadrati, più o meno la dimensione di San Francisco. […]
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