Un caso di aviaria in Louisiana, California dichiara stato di emergenza

aviaria

Le autorità sanitarie Usa hanno confermato il primo caso grave di influenza aviaria in un uomo. Il paziente è stato ricoverato in ospedale in Louisiana, hanno riferito i Centers for Disease Control and Prevention: è stato esposto a uccelli malati e morti in frotte di animali da cortile. Finora c’erano stati altri casi di aviaria, 61 in totale negli Stati Uniti, ma erano risultati tutti lievi. La California ha dichiarato lo stato di emergenza.

“Il rischio resta basso”

Questo è il primo caso di influenza aviaria H5N1 negli Stati Uniti collegato all’esposizione a uno stormo di animali da cortile. “Un caso sporadico di malattia grave da influenza aviaria H5N1 in una persona non è inaspettato”, hanno precisato in una nota i Cdc. Ma “questo caso – puntualizzano – non modifica la valutazione complessiva del rischio immediato per la salute pubblica derivante dall’influenza aviaria H5N1, che rimane basso”.

La California dichiara lo stato di emergenza

Il governatore della California, Gavin Newsom, ha dichiarato lo stato di emergenza per l’influenza aviaria. L’annuncio è arrivato dopo la notizia che un individuo in Louisiana è stato ricoverato in ospedale.

Come prevenire il contagio

Da aprile sono stati segnalati 61 casi umani di influenza aviaria H5 negli Stati Uniti, soprattutto tra i lavoratori del settore lattiero-caseario e del pollame. Ma il caso della Louisiana dimostra che le persone che hanno allevamenti di polli nel cortile, i cacciatori e altri appassionati di uccelli dovrebbero prendere precauzioni.

“Il modo migliore per prevenire l’influenza aviaria H5 è evitare l’esposizione quando possibile”, ha affermato l’agenzia in un comunicato stampa. “Gli uccelli infetti diffondono il virus dell’influenza aviaria A nella saliva, nelle mucose e nelle feci. Altri animali infetti possono diffondere il virus dell’influenza aviaria A nelle secrezioni respiratorie e in altri fluidi corporei (ad esempio, nel latte vaccino non pastorizzato o nel “latte crudo”)”.
www.tgcom24.mediaset.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *