Pete Hegseth, il candidato del presidente eletto Donald Trump per il ruolo di segretario alla Difesa, ha ripetutamente criticato le politiche che consentono alle persone gay di servire nell’esercito statunitense, definendole parte di un’agenda “marxista” volta a dare priorità alla giustizia sociale a scapito della prontezza al combattimento.
Nel suo libro del 2024, ‘The War on Warriors’, e nelle successive promozioni mediatiche di quest’anno, Hegseth ha descritto sia la politica originale del “don’t ask, don’t tell” (“non chiedere, non dire”) sia la sua abrogazione nel 2011 come un “cavallo di Troia” e un “camuffamento” per cambiamenti culturali più ampi che avrebbero minato la coesione e l’efficacia militare. tgcom24.mediaset.it