Una gigafactory di batterie elettriche sorgerà a Saragozza, in Spagna. Sulla facciata campeggerà il nome di Stellantis affiancato da quello di Catl, il produttore cinese di batterie al litio. È il frutto dell’accordo siglato tra i due colossi, per investire fino a 4,1 miliardi di euro nella costruzione di un impianto europeo di batterie al litio ferro fosfato (Lfp), quelle presenti nelle auto elettriche.
Progettato per essere completamente neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, l’impianto di batterie sarà realizzato in diverse fasi e successivi piani di investimento. L’avvio della produzione dello stabilimento è previsto per la fine del 2026 e i suoi piani rientrano nella joint venture al 50 per cento tra il più grande produttore di batterie al mondo e la quarta casa automobilistica proprietaria dei marchi Peugeot, Jeep e Fiat.
L’impianto potrebbe raggiungere una capacità di 50 gigawattora, sufficienti per alimentare una media di 700mila auto al giorno, a seconda dell’evoluzione del mercato elettrico in Europa e del continuo sostegno delle autorità spagnole ed europee.
Per quanto le batterie prodotte a Saragozza saranno per auto di piccole dimensioni, la joint benture tra Catl e Stellantis potenzierà l’offerta di batteria al litio del colosso dell’automotive europea. L’accordo di Stellantis con il gruppo cinese segna un nuovo freno alle ambizioni europee. Bruxelles aveva cercato di ridurre la sua dipendenza dalle batterie cinesi investendo nello sviluppo della tecnologia, ma questi sforzi sono stati vani dopo che l’azienda svedese Northvolt ha presentato nelle scorse settimane istanza di fallimento.
La Spagna è stata tra i paesi che si sono astenuti al voto per introdurre dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina. Di recente, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha anche chiesto a Bruxelles di “riconsiderare” la posizione dell’Ue sulla questione.
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