Fingersi rifugiati ucraini per accedere in Regno Unito, facendo leva sull’ondata di solidarietà per la guerra in corso
Questa la nuova strategia adottata dai trafficanti di esseri umani per rendere accessibile ai migranti l’ingresso in Gran Bretagna. Oltre all’ormai nota rotta attraverso il canale della Manica, ne è stata individuata una ‘più sicura’ che prevede l’Irlanda come porta d’uscita dall’Europa. Una scoperta arrivata in seguito alla campagna del Ministero dell’Interno britannico, la così detta “Operazione Comby”.
Al centro della vicenda si trova appunto l’area comune di viaggio (Common Travel Area, Cta), che consente ai cittadini britannici e irlandesi di spostarsi liberamente tra Repubblica d’Irlanda, Irlanda del Nord, Gran Bretagna e le isole del Canale. Proprio questa facilitazione viene ora sfruttata dai trafficanti di esseri umani come “corridoio sicuro” per i migranti irregolari con l’ausilio di documenti falsi, inclusi passaporti ucraini contraffatti.
La scoperta e il modus operandi
La scoperta di questo nuovo metodo è arrivata in seguito a un’operazione condotta all’aeroporto di Belfast, in cui un cittadino iraniano è stato arrestato mentre tentava di imbarcarsi su un volo diretto verso la Gran Bretagna utilizzando un passaporto ucraino falso. Gli agenti dell’immigrazione hanno subito notato incongruenze nei documenti presentati, in particolare per i numerosi timbri di viaggio astutamente falsificati per dimostrare che l’uomo aveva attraversato molteplici confini. Dopo pochi minuti di interrogatorio, l’uomo ha confessato di essere iraniano e non ucraino.
Secondo Jonathan Evans, ispettore presso l’unità investigativa criminale e finanziaria dell’immigrazione a Belfast, questa situazione potrebbe essere “un obiettivo facile” che potrebbe condurre a bande di trafficanti operanti a Dublino o altrove in Europa. “Stiamo usando un approccio mirato per aumentare la consapevolezza pubblica e fermare queste bande criminali”, ha dichiarato l’ispettore.
Le indagini hanno rivelato che le bande criminali offrono pacchetti di viaggio completi a prezzi che variano tra i 5mila e gli 8mila euro. Questi includono il volo da una città europea, documenti falsi, il trasporto fino a Belfast e il biglietto per la destinazione finale nel Regno Unito. “Per i trafficanti, il costo reale è di circa mille euro, il che rende questa attività estremamente redditizia”, ha spiegato Evans.
“Questo governo non resterà a guardare mentre bande criminali sfruttano persone vulnerabili, mettendo a rischio le loro vite e alimentando false speranze di una vita migliore nel Regno Unito”, ha dichiarato la ministra per la Sicurezza delle Frontiere e l’Asilo, Dame Angela Eagle.
“Mosse dall’avidità, queste bande non hanno alcun rispetto per la vita umana o per la sicurezza, chiedono tariffe esorbitanti, si approfittano di chi è disperato per fuggire dalle difficoltà e li costringono in situazioni illegali e pericolose.Smantellare i modelli di business di queste bande non si limita solo al traffico di piccole imbarcazioni: stiamo anche eliminando altre vie di accesso al Regno Unito per assicurarci che vengano puniti e per ridurre drasticamente i loro profitti”, ha concluso la ministra britannica.
La persistente disputa diplomatica
All’inizio di quest’anno, il movimento di migranti era soprattutto in direzione opposta, ovvero dal Regno Unito all’Irlanda a causa del cosiddetto “effetto Ruanda”, con il governo di Londra che minacciava di spedire nello Stato africano i richiedenti asilo. Molti migranti avevano iniziato quindi ad andare in Irlanda per evitare la deportazione e nel Paese le domande di asilo erano aumentate vertiginosamente, passando da meno di 5 mila nel 2019 a oltre 17.500 nel 2023.
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