È Giuliano Gencarelli, 39 anni, la vittima del malore fatale al cantiere Tav di Campagna di Lonato
È morto nel sonno ed è stato trovato senza vita domenica mattina nella casa mobile che lo ospitava in questi mesi, nel corso della sua lunga trasferta di lavoro: operaio dipendente di una ditta in subappalto, nel cantiere della maxi-galleria tra Lonato e Desenzano affidato da Cepav due (general contractor della Brescia-Verona) alla Seli Overseas, stava lavorando sul lago a più di mille chilometri di distanza da casa, originario di Acri, in provincia di Cosenza, in Calabria.
La salma è tornata a casa
La sera prima della tragedia aveva passato una serata spensierata con i colleghi e gli amici, ma soprattutto con la compagna, arrivata apposta dalla Calabria per passare il weekend con lui. Insieme stavano crescendo un figlio, il piccolo Angelo, che frequenta le scuole elementari. I rilievi, affidati ai carabinieri di Lonato e coordinati dalla Procura, hanno confermato il decesso per cause naturali: la salma è tornata a casa lunedì sera, mercoledì pomeriggio ad Acri sarà celebrato il funerale, nella chiesa di San Giorgio Martire, contrada Senicella.
Giuliano Gencarelli avrebbe compiuto 40 anni tra poco meno di due mesi: oltre al figlio Angelo e alla compagna Giuliana, lascia nel dolore i genitori Angela e Angelo, i nonni, i suoceri, gli zii e i nipoti. Tantissime le partecipazioni e i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore alla famiglia: dagli amici del Roxy Bar ai soci dell’associazione Insieme, fino alle imprese G Grup e Re.Ale Costruzione, solo per citarne alcuni.
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