Affitta la casa su Booking, ma viene occupata da 30 nomadi

casa occupata

“Hanno detto che loro sono ‘zingari’ e che la legge sarebbe stata dalla loro parte”, spiega il proprietario

Un pensionato padovano aveva trasformato il suo appartamento ristrutturato di 70 metri quadrati, situato a Pontevigodarzere, in un alloggio turistico disponibile su Booking e altre piattaforme di affitti brevi. Per un periodo, tutto sembrava funzionare perfettamente, con prenotazioni regolari da parte di famiglie e visitatori. Tuttavia, a metà ottobre, una coppia di turisti ha prenotato l’appartamento per quattro giorni, pagando regolarmente. Alla scadenza del soggiorno, però, si è rifiutata di lasciare la casa, trasformandola in un punto di ritrovo per decine di persone.

“Dopo pochi giorni, ci siamo trovati con una trentina di persone dentro l’appartamento che si rifiutavano di andarsene”, racconta il proprietario.

Minacce e ritorno degli occupanti

Il proprietario ha cercato di affrontare gli occupanti, ma è stato minacciato e insultato. “Mi hanno minacciato e insultato, dicendo che avevano deciso di occupare la casa e hanno aggiunto che loro sono ‘zingari’ e che la legge sarebbe stata dalla loro parte“, spiega l’uomo. Dopo ripetuti tentativi, si è rivolto ai carabinieri. In un primo intervento, le forze dell’ordine erano riuscite a convincere la coppia a lasciare l’appartamento. Ma poche ore dopo, gli occupanti sono tornati, forzando le serrature dell’ingresso condominiale e dell’appartamento stesso. Da allora, il gruppo ha continuato ad occupare abusivamente la casa, arrivando persino ad allacciarsi illegalmente alle forniture di acqua, luce e gas dei vicini.

Tensioni con i condomini e rischi per la sicurezza

La situazione ha creato non solo disagi per il proprietario, ma anche un clima di tensione tra gli altri inquilini dello stabile. “Accolgono gente a tutte le ore, disturbano la quiete e rendono difficile vivere serenamente”, denuncia il proprietario. L’episodio ha sollevato preoccupazioni anche per la sicurezza dell’edificio. “L’altra sera hanno acceso un fuoco in una delle stanze per scaldarsi, visto che avevamo staccato il gas. C’era un forte odore di fumo e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Il rischio che diano fuoco alla casa è concreto”, spiega il pensionato.

Un caso emblematico delle difficoltà degli affitti brevi

Nonostante le denunce alle autorità e l’intervento dei carabinieri, la situazione rimane bloccata. La presenza di bambini tra gli occupanti rende ancora più complicato lo sgombero. “Pensavo che con la locazione turistica avrei evitato problemi, ma mi sono ritrovato in un incubo”, confessa il proprietario. Il caso è stato segnalato alla Procura di Padova, che dovrà decidere come procedere per liberare l’appartamento. Nel frattempo, il pensionato chiede un intervento delle istituzioni: “Bisogna trovare un’alternativa per queste persone, altrimenti non se ne esce. Serve una soluzione definitiva”.
TiscaliNew

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