Intorno a Roma la neve ha già fatto capolino nelle scorse settimane. Nel resto d’Italia ci sono state nevicate intense e a Parigi le immagini della “dama bianca” stanno facendo il giro del mondo. Insomma, l’inverno è ormai alle porte e, come ogni anno, il sindaco di Roma ha firmato un’ordinanza per affrontare l’eventuale emergenza neve e gelo. Le misure, valide per la stagione 2024-2025, sono parte del “Piano speditivo per rischio neve e ghiaccio” elaborato dalla Protezione Civile di Roma Capitale. L’obiettivo? Garantire sicurezza, solidarietà e viabilità anche nei giorni più difficili.
Freddo, neve e ghiaccio a Roma: cosa prevede l’ordinanza?
Un tetto contro il freddo. Per proteggere le persone più vulnerabili, come i senza dimora, saranno aperte strutture di accoglienza straordinarie, con possibilità di derogare ai requisiti regionali. Inoltre, verranno allestite aree “safe space” notturne per prevenire i rischi di ipotermia.
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Strade sicure. Nei giorni di neve o ghiaccio, potranno circolare solo i veicoli equipaggiati con pneumatici invernali o catene. Per agevolare la mobilità, i turni taxi saranno prolungati, garantendo un supporto prezioso a chi si sposta in città.
Il contributo dei cittadini. È previsto l’obbligo di sgomberare la neve dai marciapiedi adiacenti agli edifici tra le 8:00 e le 20:00, un gesto semplice ma essenziale per evitare disagi. Ai residenti è inoltre raccomandato di proteggere le tubature contro il gelo, per prevenire danni e interruzioni al servizio idrico.
Interventi rapidi. Municipi e aziende di servizi saranno mobilitati per garantire interventi tempestivi sulle strade e nei punti più critici, riducendo al minimo i disagi per automobilisti e pedoni.
Roma si prepara all’inverno: un piano contro neve e ghiaccio
Il nuovo “Piano speditivo per il rischio neve e ghiaccio” è il documento che delinea strategie operative aggiornate per prevenire e gestire emergenze invernali sul territorio capitolino. L’obiettivo del piano è proteggere la pubblica incolumità e assicurare il funzionamento dei servizi pubblici in caso di precipitazioni nevose. La gestione delle emergenze coinvolge una rete coordinata di strutture comunali, organizzazioni di volontariato ed enti esterni. Il sistema si articola in livelli decisionali: il Centro Operativo Comunale (coc), guidato dal sindaco o da un delegato, è il cuore del coordinamento. Ogni Municipio dispone di un’unità di crisi locale (ucl.), incaricata di intervenire sul territorio.
Tra le principali funzioni operative, troviamo la viabilità, l’assistenza sociale, la logistica, la comunicazione alla popolazione e la gestione delle criticità ambientali. Ogni funzione prevede un responsabile e procedure specifiche per ciascuna delle tre fasi operative: attenzione (SA1), preallarme (SA2) e allarme (SA3).
Fasi operative e codici di allerta
Il piano adotta un sistema di allertamento regionale basato su tre livelli di criticità (ordinaria, moderata ed elevata) e i corrispondenti codici colore (giallo, arancione e rosso). Ad esempio, una nevicata moderata con accumuli tra 5 e 20 cm attiva la fase di “preallarme” e mobilita interventi per garantire la sicurezza stradale e il supporto alla popolazione.
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