Non è chiaro però se il ristoratore avesse solo montato o anche acceso le luminarie, che consistono in una cascata di led
di Martina Zanchi – Dopo il «Crazy Pizza» di Briatore, sanzionato per gli addobbi floreali all’ingresso del ristorante in via Veneto, stavolta è toccato allo storico locale «Giulia & Sisto» del Celio. Oltre trecento euro da pagare perché le luminarie natalizie sulla facciata sono state montate con quattro giorni d’anticipo rispetto alle linee guida municipali. «Ecco a voi la nostra bella Italia: 305,30 euro di multa per aver abbellito il Natale», ha scritto sulla pagina social del quartiere il titolare, Alessandro, pubblicando venerdì scorso una foto del verbale in cui si legge la ricostruzione dell’accaduto fatta dai vigili del I Gruppo Centro.
Gli agenti scrivono di avere accertato «la presenza di luminarie consone alle festività su area pubblica, non rispettando la data stabilita dal Municipio territorialmente competente entro la quale le luminarie devono essere montate». Ovvero, riportano i Caschi bianchi, «inderogabilmente dal 22 novembre 2024, periodo d’accensione, con rimozione entro il 26 gennaio 2025».
Non è chiaro però se il ristoratore avesse solo montato o anche acceso le luminarie, che consistono in una cascata di led. Nemmeno la direttiva di giunta municipale richiamata (che peraltro riguarda associazioni, comitati e reti d’impresa oppure attività commerciali «di rinomata fama internazionale», non proprio il caso del Giulia & Sisto) né le relative linee guida sembrano chiarire quale sia l’errore commesso dal commerciante. Nella direttiva 22 del 6 settembre scorso, infatti, si parla solo di «accensione» dal 22 novembre; nelle linee guida invece si aggiunge l’obbligo di montarle non prima del 19. Ovvero quattro giorni dopo la sanzione comminata.
Aspetti da chiarire in una vicenda in cui, comunque, resta centrale un aspetto: la multa a un commerciante «colpevole» di aver installato delle luci qualche giorno prima del consentito. La legge, del resto, non ammette ignoranza. Ma questo vale per le tante irregolarità in cui ci si imbatte passeggiando in centro. Dai venditori abusivi (instancabili quelli che offrono bottigliette d’acqua tra i Fori imperiali, Colosseo e l’Altare della Patria) al conferimento selvaggio dell’immondizia da parte di commercianti che non rispettano le regole, magari anche a causa di un servizio di raccolta non proprio puntuale.
Senza considerare gli accampamenti e le tante situazioni di degrado che, su queste pagine, più volte abbiamo denunciato.
E poi ci sono i social network, dove, solo a titolo di esempio, da giorni i residenti segnalano un senzatetto aggressivo che si aggira tra il Celio e Colle Oppio colpendo le donnepersino con bottiglie di vetro. «È successo a mia madre giovedì, verso le 20, avia dei Santi Quattro- racconta Alice, rispondendo ad altri utenti- L’ha spinta verso il muro e le ha dato una capocciata in fronte».
Tra le testimonianze di chi racconta di volersi rivolgere al commissariato c’è quella di Ilaria: «A me è successo ieri pomeriggio (giovedì, ndr) verso le 18.30 invia San Giovanni in Laterano. L’ho incrociato sul marciapiede, mi ha dato un calcio su una gamba e ha continuato a camminare in direzione Colosseo». Ed è così che, a frontedel dilagare di certi fenomeni, interi quartieri per i romani diventano off limits.
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