Arrestati due volte in 24 ore. Non è uno scherzo, no. È la realtà ed è quanto accade a Empoli
Protagonisti tre giovani, due dei quali la sera di lunedì 11 novembre avevano aggredito i carabinieri – intervenuti in piazza don Minzoni per una rissa – con bottiglie rotte e coltelli: uno dei militari si era salvato soltanto grazie al giubbetto antiproiettile. Per i ragazzi violenti erano scattate le manette per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Trasferiti in caserma e poi, il mattino seguente, in tribunale a Firenze per la convalida; quindi scarcerati con l’applicazione di misure cautelari alternative quali l’obbligo di firma e il divieto di dimora a Empoli. Ma la notte passata ’al fresco’ non deve aver portato consiglio, visto che a una manciata di ore dalla scarcerazione la formidabile coppia è tornata in città per delinquere ancora. Stavolta nella veste di ladri ai danni di un negozio di abbigliamento che si trova in zona stadio. Il fatto, il secondo che – si spera possa aver chiuso la serie empolese – si è consumato, infatti, nel pomeriggio del 12 novembre con i due entrati in azione con un amico.
I tre uomini ovvero due tunisini di 18 anni e un marocchino di 26 sono entrati nel piccolo punto vendita per rubare alcuni capi di abbigliamento dopo aver staccato le etichette antitaccheggio. Nel copione messo a punto per il nuovo ’capolavoro’ uno ha tenuto impegnato il commesso prima provandosi pantaloni e cappelli, poi fingendo di voler fare shopping con una carta bancomat che, guarda caso, non funzionava. Nel frattempo i complici stavano arraffando la merce. Ma sono stati scoperti e hanno tentato la fuga. Il commesso ha provato a bloccarne due guadagnandoci calci e spintoni.
Il furto è diventato dunque rapina, impropria. L’allarme ai carabinieri è stato immediato come immediato è stato l’arrivo sul posto di una pattuglia dell’Arma. I militari hanno immobilizzato i due rimasti nel negozio e riacciuffato il terzo che era corso fuori. Per tutti e tre sono scattate le manette con l’accusa di rapina impropria. Visto il precedente, i due recidivi sono stati trasferiti direttamente al carcere di Sollicciano; all’altro, dopo l’udienza di convalida, è stato imposto il divieto di dimora sul territorio empolese. Sperando che sia davvero la volta buona.
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