Conferenza su Legalità e Giustizia: riflessione sul rapporto tra legge, diritti civili e giustizia

Il 20 ottobre a Roma si è svolta la Conferenza su Legalità e Giustizia, promossa dalla SSML Scuola Superiore di Mediazione Linguistica/Istituto di Grado Universitario San Domenico di Roma in collaborazione con ImolaOggi.it. L’obiettivo è stato quello di stimolare la riflessione e l’informazione su tematiche di cruciale rilevanza per il contesto sociale contemporaneo. L’evento rappresenta il primo appuntamento di un ciclo di conferenze, denominato “STATI GENERALI”, concepito per affrontare in modo sistematico e approfondito questioni essenziali e complesse.

A inaugurare l’evento, la prof.ssa Adriana Bisirri, Rettrice dell’Università San Domenico, ha offerto un sentito saluto di benvenuto, seguito dal discorso di apertura del Prof. Avv. Augusto Sinagra, che ha introdotto e anticipato gli interventi dei relatori presenti alla conferenza: Michele Capano, Carmela Capolupo, Danilo Castellano, Eleonora Coletta, Sabrina De Simone, Angelo Di Lorenzo, Maurizio Giordano, Nino Filippo Moriggia, Michele Nardi, Andrea Oddo, Giuseppe Romeo, Pietro Scudeller, Carlo Taormina, Daniele Trabucco, Gianfrancesco Vecchio, Antonio Vernacotola, e Roberto Zappia.

Tra i relatori sono emersi diversi punti di vista, evidenziando come il concetto di giustizia e quello di legalità possano talvolta entrare in conflitto, quando le leggi non rispecchiano pienamente i principi di equità e umanità.

Un’ulteriore nota di rilievo è stata data dalla partecipazione di Violetta Chiarini, attrice e drammaturga, che ha arricchito il dibattito, offrendo una prospettiva culturale. La moderazione della Conferenza è stata affidata a Davide G. Porro e Armando Manocchia, i quali hanno guidato gli interventi e garantito un dialogo fluido e costruttivo tra i partecipanti.

Questa conferenza ha certamente segnato un momento di riflessione collettiva su temi fondamentali come la legalità e la giustizia, valori che formano il perno di una convivenza civile.

La complessità della legalità

Il concetto di legalità risulta complesso da delineare, poiché esso viene percepito e interiorizzato in maniera differente da ogni individuo. Per un cittadino comune, è pressoché irrealistico conoscere appieno tutte le norme giuridiche vigenti; pertanto, diventa essenziale affidarsi al proprio discernimento, ai sentimenti e all’istinto. Questa soggettività fa sì che la legalità venga interpretata in modo variabile e applicata diversamente da ciascuno. Osservandola dall’esterno, tuttavia, essa appare uniforme e definita: un sistema di norme da rispettare, ma nonostante questa apparente linearità, le leggi vengono infrante per molteplici motivi, tra cui bisogni primari, emozioni intense come rabbia o disperazione e, talvolta, motivazioni più futili o prive di fondamento. Ogni trasgressione comporta delle conseguenze, non solo per chi la compie, ma anche per le persone vicine al trasgressore, spesso esposte al pregiudizio sociale. Paradossalmente, al momento della trasgressione, raramente ci si rende conto dell’impatto che essa avrà sui propri cari, aspetto che diventa evidente solo in un secondo momento.

Infrangere le norme, in fondo, significa violare i diritti altrui, compromettendo la coesistenza pacifica all’interno della società. Il rispetto della legalità promuove la responsabilità reciproca, fondamentale per la convivenza e la cooperazione. La legalità, dunque, non rappresenta solo una serie di norme ma anche il fondamento etico che distingue una società cooperativa e sicura da una società priva di regole condivise.

Questa riflessione ha stimolato molti interventi durante il dibattito, con domande sul significato di legalità in un mondo globalizzato, dove le leggi nazionali spesso si scontrano con i diritti umani universali.

La giustizia come ideale di equità

Nell’analisi del concetto di legalità emerge spontaneamente il concetto di giustizia, strettamente interconnesso a essa. La giustizia rappresenta l’ideale di equilibrio e di equità, il principio che mira a garantire il rispetto dei diritti e dei doveri senza disparità. In questo senso, la legalità non è un obiettivo isolato, ma si pone come strumento della giustizia, in quanto rappresenta le norme concrete che incarnano il principio di giustizia all’interno della società.

La giustizia, infatti, funge da metro di valutazione della legittimità delle leggi e del loro valore morale. Non tutte le norme sono automaticamente giuste; infatti, una società realmente giusta è quella in cui la legalità viene applicata come riflesso dell’equità e del rispetto nei confronti di ogni individuo, rispondendo così al bisogno umano di vivere in dignità e sicurezza.

Molti relatori hanno sollevato il tema della “giustizia riparativa” come strumento per ricostruire la fiducia nei confronti della giustizia, specialmente per i reati minori, riducendo il peso del carcere.

In questo quadro, la giustizia non è solo un ideale astratto, ma una guida fondamentale che orienta le scelte legislative e il comportamento dei cittadini, fungendo da obiettivo principale per una convivenza civile armoniosa.

Differenza tra legalità e legittimità

Tra i vari temi emersi nel corso del dibattito, risulta particolarmente la distinzione tra legalità e legittimità. Mentre il concetto di legalità si riferisce al rispetto delle norme giuridiche vigenti, la legittimità riguarda la conformità delle leggi ai principi etici e morali riconosciuti dalla società. In altre parole, una legge può essere legale (cioè, rispettata e applicata) senza essere necessariamente legittima se contrasta con i diritti umani o i valori fondamentali di giustizia ed equità.

Il tema è stato approfondito con riferimento alla recente crisi sanitaria e alle misure restrittive adottate, che, pur essendo legali, sono state percepite come non sempre legittime da una parte della popolazione.

Pertanto, la riflessione sulla legalità deve sempre considerare la legittimità, per garantire che le leggi non solo siano rispettate, ma rispecchino anche un senso di giustizia e dignità per tutti gli individui. Questa distinzione tra legalità e legittimità diventa ancora più significativa quando si affrontano temi delicati come la censura e i diritti umani, dove il rispetto dei principi etici è essenziale per mantenere l’integrità della società.

Censura e diritti umani: un appello alla vigilanza

In un contesto in cui le leggi devono essere rispettate anche laddove non necessariamente legittime, la vigilanza sui diritti fondamentali diventa cruciale. La censura, in particolare, rappresenta una minaccia non solo alla libertà di espressione, ma anche all’equità e alla giustizia che dovrebbero essere alla base delle norme legali. Durante la conferenza, infatti, si è riflettuto su come il sistema giuridico stia affrontando sfide senza precedenti, aggravate dalla recente crisi sanitaria globale, che ha portato a restrizioni delle libertà personali. All’interno di questa cornice, la censura è diventata uno strumento di controllo sempre più diffuso, utilizzata per limitare la libertà di espressione e orientare l’opinione pubblica

Questo tema ha stimolato un dibattito sulla necessità di bilanciare sicurezza e libertà, evitando che il controllo sulla comunicazione si trasformi in uno strumento di manipolazione.

La censura appare quindi come un mezzo di controllo del potere, in grado di condurre le democrazie moderne verso una forma di oligarchia, in cui solo pochi individui determinano il discorso pubblico. La manipolazione dell’opinione pubblica attraverso la propaganda rappresenta un aspetto critico di questo fenomeno, contribuendo a mantenere un consenso apparente, mascherato da una pseudo-democrazia.

L’esempio del Digital Service Act, introdotto dalla Commissione Europea nel 2020 e approvato nel 2022, dimostra come la censura possa assumere una forma sempre più pervasiva. Questa normativa mira a regolare il discorso online, limitando il confronto su temi di interesse pubblico come la salute e le cure mediche. In Italia, il reato di diffamazione rappresenta un vincolo alla libertà d’espressione, applicabile anche a dichiarazioni veritiere, al contrario di quanto avviene negli Stati Uniti, dove la diffamazione è limitata a casi specifici, a tutela del diritto di espressione.

Conclusioni e riflessioni

L’esperienza di questa conferenza ha avuto un impatto significativo su noi studenti, portandoci a riflettere sul valore della legalità e della giustizia nonché sulle implicazioni della censura e dei diritti umani. Abbiamo acquisito una maggiore consapevolezza sul ruolo che questi temi ricoprono nella realtà contemporanea, influenzando le nostre vite e la società in cui viviamo. La riflessione sulla giustizia, in particolare, ci ha portato a riconoscere quanto sia fondamentale un sistema giuridico realmente equo e rispettoso dell’integrità di ogni individuo.

Uno degli aspetti più incisivi della conferenza è stata la riflessione sulla responsabilità collettiva nella difesa dei diritti e della democrazia, un punto che ci ha portato a considerare come ogni cittadino, indipendentemente dal ruolo che ricopre, abbia un dovere verso la comunità. Questo senso di responsabilità ci spinge a non rimanere indifferenti di fronte a situazioni di ingiustizia e a fare della vigilanza una pratica quotidiana.

Ci ha insegnato che la legalità, senza giustizia, rischia di diventare sterile, e che la giustizia, per essere autentica, deve incarnarsi in norme che rispettino realmente i diritti fondamentali. Il valore della giustizia, quindi, non si esaurisce nell’applicazione delle norme, ma si riflette nella capacità della società di costruire un sistema che rispetti il valore di ogni individuo.

La vigilanza e la partecipazione attiva dei cittadini, e in particolare dei giovani è estremamente importante, per questo dobbiamo imparare a sviluppare un pensiero critico per difendere i nostri diritti e preservare la democrazia. Solo con un’educazione civica solida e una coscienza critica possiamo sperare di costruire un futuro in cui libertà, giustizia e legalità continuino a rappresentare i pilastri di una società civile e democratica.

Abbiamo compreso anche quanto sia importante il dialogo intergenerazionale su questi temi, per trasmettere ai giovani l’importanza di valori universali e principi etici che possano orientare le scelte future. La conferenza, infatti, ha rappresentato non solo un momento di apprendimento ma anche di confronto tra esperti, giovani e cittadini, creando un ponte tra conoscenza teorica e riflessione pratica che speriamo di mantenere vivo nelle nostre vite.

Redazione dell’articolo: Teresa Scali, Aurora Firmani

Revisione dell’articolo: Rebecca Caputo, Lucia Fantucci

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