Addio al ricercatore Stefano Scoglio

Stefano Scoglio

È morto Stefano Scoglio, ricercatore nato a Urbino 67 anni fa. Da un anno combatteva contro una malattia che ieri ha avuto la meglio. Lascia mamma Delfina, la moglie Tasha e i figli Gabriel e Alexandra.
Lo scrive www.ilrestodelcarlino.it

“Una vita intensa, aveva una curiosità insaziabile”. Così lo ricordano i conoscenti e aggiungono: “E’ sempre stato molto intelligente, già alle elementari era tra gli studenti più bravi e vinceva premi”. Queste doti lo porteranno dagli studi classici a quelli filosofici fino a diventare uno degli allievi fidati del filosofo don Italo Mancini all’Università di Urbino. Quindi l’ingresso all’Ersu, l’ente per il diritto allo studio di Urbino (ora è regionale e si chiama Erdis Ndr), e di responsabile del collegio Aquilone.

Filosofo, Ricercatore Scientifico, Microbiologo

Agli inizi degli anni Novanta, in America, rimase colpito dalla micro alga che si sviluppa sul filo d’acqua del lago vulcanico Klamath, a 1300metri di quota. Un organismo conosciuto e impiegato per le sue proprietà utili per l’organismo. Così nasce nel 1992 lo studio a Urbino e la messa sul mercato di integratori formulati con questo vegetale con la Blue Lotus del Sasso: un’evoluzione internazionale che lo porterà a fondare nel 1998 anche la Nutrigea con sedi a Urbino, San Marino e Londra e tutt’ora specializzata in prodotti a base di Klamath ma non solo.

Nel 2018, l’epidemiologo americano Roscoe M. Moore fece il suo nome tra la vasta rosa dei candidati al Nobel per la medicina.


A luglio 2021, il dott. Stefano Scoglio ha partecipato a PIAZZA LIBERTA’, (minuto 15,28) il programma di informazione condotto da Armando Manocchia, in cui si è parlato di tamponi, vaccini obbligatori e green pass.