Spostare la manifestazione della Rete dei patrioti e di Casapound per “non trasformare Bologna in terreno di scontro”. Lo chiede il sindaco, Matteo Lepore, pur ribandendo che “Bologna è una città democratica, a tutti è garantito il diritto manifestare ed esprimere le proprie convinzioni, purché ciò avvenga nel rispetto degli altri e in condizioni di sicurezza per tutti i cittadini”. “Condizioni che vedo fortemente a rischio nella manifestazione annunciata nella nostra città per sabato dalla Rete dei patrioti – aggiunge – Casapound e altre sigle che si richiamano, più o meno apertamente, a ideali e parole d’ordine di matrice fascista. Organizzazioni che per quanto mi riguarda sono al limite del dettato costituzionale e nel caso da bandire”.
La manifestazione della Rete dei patrioti è stata autorizzata dalla Questura di Bologna
“Non date le piazze di Bologna ai fascisti”, è stato l’appello di Anpi e Cgil che è caduto nel vuoto. Per l’associazione dei partigiani e per il sindacato “non si doveva consentire all’estrema destra la provocazione di ritrovarsi nella città della Resistenza”. Tuttavia chi doveva decidere lo ha già fatto ieri pomeriggio, e dopo un sopralluogo a Piazza XX Settembre. E la scelta è stata quella di autorizzare il presidio di Casapound e Rete dei Patrioti, previsto per domani alle 15 proprio in quella piazza.
Una decisione per nulla semplice quella del questore Antonio Sbordone, obbligato a garantire la libertà di manifestare anche all’estrema destra e, allo stesso tempo, impegnato perché tutto avvenga in sicurezza. Le preoccupazioni maggiori delle forze dell’ordine sono legate alla convocazione, in contemporanea, di una manifestazione antifascista che avrà come epicentro piazza del Nettuno, indetto per domani pomeriggio alle 14.
Per l’Anpi provinciale – che dà appuntamento sempre in piazza Nettuno ma alle 11.30, per un presidio democratico e antifascista con i dem e la segretaria del Pd Elly Schlein “le piazze di Bologna sono i luoghi dell’antifascismo militante, della consapevolezza democratica, del vivere civile. Per questo c’è rammarico e preoccupazione per l’autorizzazione di piazza XX Settembre concessa a un’organizzazione che fa suoi gli ideali di sopraffazione e di morte di chiara matrice fascista”. Sulla stessa linea la Cgil che ha fatto appello al sindaco Matteo Lepore, al prefetto Attilio Visconti e al questore Antonio Sbordone “affinché non venga concessa alcuna piazza a vecchi e nuovi fascisti”.
Tratto da www.bolognatoday.it