Trump presidente, Rosy Bindi disperata: “Lo negavo a me stessa”

rosi bindi

Scene di ordinaria disperazione a sinistra per la vittoria, nettissima, di Donald Trump alle elezioni negli Stati Uniti

Liquidata Kamala Harris, sfida senza storia, in barba a quei sondaggi che, al contrario, per settimane, anzi mesi, ci hanno parlato di un inesistente testa a testa. Il voto a stelle e strisce, va da sé, è il tema del giorno, domina in televisione. E Tagadà, la trasmissione del pomeriggio condotta da Tiziana Panella su La7, non fa eccezione.

Ospite in collegamento ecco Rosy Bindi, esponente di spicco di quel Pd che è un po’ l’epicentro della disperazione, il luogo di riferimento di tutti quelli che dipingono la vittoria di Trump come una sorta di catastrofe. Rosy Bindi ovviamente non fa eccezione. “Se lo aspettava?”, chiede Tiziana Panella. “Non me lo volevo aspettare. Lo negavo a me stessa. Ho sperato che le donne e i giovani, insomma, riuscissero a dare una mano alla Kamala, ma non ci siamo riusciti”, risponde.

“Le donne hanno tradito Kamala Harris?”, chiede ancora Panella. “Questo è molto difficile da dire – riprende Bindi -, aspettiamo l’analisi del voto. Verrebbe da dire che non è un Paese per donne l’America: è la seconda volta che viene sconfitta una donna e viene sconfitta contro Trump, quindi da qualcuno che incarna davvero ciò che può essere più lontano dal rispetto delle donne, pensiamo alla sua storia personale, al linguaggio, alla sua politica sui diritti civili. Tutto questo è paradossale, ma si spiega con quanto ho già sentito questa notte e anche qui, nella sua trasmissione”, sospira la dem.

Poi il consueto ritornello, trito e ritrito, dare la colpa alla “paura” e non alle ricette progressiste. Proprio come fanno in Italia. “C’è un’America profonda, e come tutti i popoli quando sono in sofferenza si fanno catturare dalla paura, e chi propone ricette del passato, come quelle di Trump… mi ha colpito nel discorso il riferimento al petrolio, non toglietemi il petrolio. Siamo in piena crisi climatica…”, rimarca Rosy Bindi. Già, colpa della paura. Eppoi che scandalo, parlare di petrolio in “piena crisi climatica”. Mah…

Quando Panella, sommessamente, le chiede se, chissà mai, forse, “la sinistra si dovrebbe attrezzare?”, ecco che Rosy Bindi ammetto: “Certo, se non vogliamo lasciare i popoli prigionieri della paura, ci vorrebbero dei visionari veri, cioè chi è capace di creare un rapporto di fiducia con la politica e con i leader politici, qualcuno che faccia capire che per risolvere i problemi non ci si volta indietro ma si va in avanti, prendendo anche qualche rischio. E l’Europa è nella stessa condizione: le destre che vincono hanno la stessa cifra populista e conservatrice”, conclude Rosy Bindi. E buona fortuna nella ricerca, da sinistra, del “visionario vero”.
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