Ora le tre 15enni marocchine risultano indagate dalla procura dei minori di Bologna per i reati di stalking e lesioni in concorso aggravate
Modena, 5 novembre 2024 – Aveva deciso di togliersi il velo: una scelta difficile, intima, che aveva maturato nel tempo ma accettata a quanto pare dalla famiglia di origine. La giovane, una 15enne residente nella Bassa modenese, aveva così condiviso il ‘cambiamento’ con le amiche e compagne di scuola che, inspiegabilmente, si erano invece trasformate all’improvviso in acerrime nemiche. Sarebbe infatti legato alla volontà di una studentessa di origine marocchina, residente nel Modenese, di non indossare più il velo il feroce ‘accanimento’ nei confronti della minore da parte di tre coetanee, tutte di origine marocchina.
Secondo la denuncia presentata con coraggio dalla ragazzina, supportata dai propri genitori, infatti, le tre avrebbero iniziato lo scorso maggio a offenderla, bullizzarla, perseguitarla ma anche ad aggredirla fisicamente. La minore, proprio a causa di quelle persecuzioni è precipitata in un forte stato d’ansia, provando terrore al pensiero di dover arrivare a scuola la mattina e chiedendo alla sorella maggiore di accompagnarla.
Dopo essere finita in ospedale a seguito di un cruento pestaggio da parte delle presunte bulle, la studentessa si è appunto rivolta alle forze dell’ordine. Ora le tre amiche 15enni risultano indagate dalla procura dei minori di Bologna per i reati di stalking e lesioni in concorso aggravate non solo dall’età della vittima, ma anche dall’averli commessi in più persone riunite e nei pressi di un istituto scolastico.
Non è chiaro se a far scattare ‘la miccia’ sia stata proprio la decisione della minore di non indossare più il velo: inizialmente la ragazzina si era confrontata proprio con le presunte amiche sulla volontà di toglierlo, chiedendo se ‘stesse meglio’ con il velo indossato oppure con il capo scoperto. All’improvviso, però, il trio di 15enni avrebbe iniziato a minacciare la coetanea e ad insultarla, utilizzando epiteti pesanti e accusandola di essere una poco di buono, una prostituta.
Offese pesanti scritte anche sui social, che avrebbero portato la ragazzina ad accusare crisi d’ansia e panico, tanto da recarsi da uno psichiatra.
L’episodio più grave a settembre, nei pressi della scuola. In quell’occasione le tre studentesse, all’uscita da scuola avrebbero afferrato la presunta vittima per i capelli, spingendola a terra, spintonandola e schiaffeggiandola, causandole lesioni per ben dieci giorni di prognosi.
A seguito della denuncia la 15enne è stata sentita in tempi celerissimi e, nei giorni scorsi, gli agenti della polizia locale, su delega della procura hanno sentito anche le tre minori indagate. “La mia assistita è stata sentita nei giorni scorsi e ha avuto modo di chiarire la propria posizione. Ha risposto a tutte le domande che le sono state rivolte: avrà modo anche – se vi sono stati errori – di comprendere eventuali sbagli commessi. Le indagini sono ancora in corso”, afferma l’avvocato di fiducia di una delle indagate, l’avvocato Vincenzo Patera del foro di Bologna.
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