Il presidente di Stellantis John Elkann “deve venire” in Parlamento per “rispondere delle promesse fatte” per il rilancio del lavoro nel gruppo, soprattutto “dopo aver ricevuto finanziamenti pubblici”. Perché “può essere molto ricco ma questo non lo esime dal rispettare le istituzioni”.
Lo ha detto il segretario di Azione, Carlo Calenda, in occasione di un’iniziativa elettorale a Modena. “Elkann deve imparare che può essere molto ricco – ha spiegato Calenda – ma questo non lo esime dal rispettare le istituzioni, perché quelle istituzioni, contro il mio parere, gli hanno dato 6,3 miliardi di garanzia durante il Covid e c’era bisogno” per sostenere il settore “e lui con una parte di quei soldi si è pagato un dividendo. Quindi adesso deve venire e rispondere delle promesse che ha fatto”.
“Io questa battaglia l’ho fatta in splendida solitudine per più di tre anni e continuerò a farla finché non verrà a rispondere – ha aggiunto il leader di Azione -. Perché quando si prendono i soldi si risponde, se non si rispettano le garanzie che si sono date sull’occupazione e sulla produzione. Siccome io ho lavorato nell’industria dell’auto so perfettamente quanto è difficile ricostruirla” dal momento che si tratta di “lavori pregiati perché ad alta tecnologia, con operai qualificati”. E “perdere” questo settore che dà da lavorare a 220 mila persone sarebbe “un disastro”. (askanews)
Stellantis chiude il terzo trimestre del 2024 con ricavi in calo del 27% a 33 miliardi di euro e consegne in flessione del 20% a 1,148 milioni di auto.A pesare sui ricavi un mix di prodotto, pricing e cambi sfavorevole, mentre sulle consegne hanno avuto un impatto gli stop produttivi legati al lancio di nuovi modelli, la riduzione di scorte negli Usa e un mercato difficile e competitivo in Europa.