Scarcerato il boss di mafia Giuseppe Corona, condannato in appello a 15 anni e due mesi e sottoposto al 41 bis
Il motivo? Sono decorsi i termini per la custodia cautelare. Una situazione paradossale dovuta al fatto che la sentenza del 27 marzo scorso non è stata ancora depositata. E non è nemmeno la prima volta che succede una cosa del genere. Poco più di una settimana fa, sono stati scarcerati nove boss trapanesi fedelissimi di Matteo Messina Denaro. Dunque, non si tratta certo di un caso isolato.
“Un altro pericoloso boss mafioso esce di carcere a causa delle lentezze dei tribunali”, ha commentato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, annunciando la richiesta al ministro Nordio “di fare chiarezza su quanto avvenuto per accertare le responsabilità di questo fatto gravissimo”. Poi ha avvertito: “L’impegno contro la mafia deve riguardare tutti”. Mentre la presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo ha dichiarato: “Questa è una decisione che mette a repentaglio il brillante lavoro fatto in questi anni dagli inquirenti e dalle forze dell’ordine nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata”.
Corona, arrestato nel 2018, è stato definito “il re delle scommesse” all’Ippodromo di Palermo e, secondo gli investigatori, non solo sarebbe coinvolto in traffici di droga, ma sarebbe anche l’anello di congiunzione tra diversi clan, per i quali avrebbe fatto investimenti in vari settori, dalle scommesse ai Compro oro, vantando “una fitta rete di contatti e amicizie, anche in ambiti leciti della società civile”.
“Queste scarcerazioni, sebbene formalmente legittime per vizi procedurali o scadenze, dimostrano quanto sia urgente e necessaria una riforma della giustizia che assicuri processi rapidi e condanne definitive, specialmente in casi di criminalità organizzata – ha detto il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti -. Non possiamo permettere che boss mafiosi tornino in libertà per cavilli procedurali, compromettendo anni di lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura”.
Augusta Montaruli di FdI, invece, ha detto: “È scandaloso che dei mafiosi vengano scarcerati per decorrenza dei termini, a causa dell’inefficienza di alcuni giudici. FdI chiede che si faccia chiarezza sulle responsabilità”. Intervento deciso anche della Lega: “Auspichiamo che l’Anm, tra le sue tante dichiarazioni, trovi anche il tempo per fermarsi a riflettere ed evitare scandali del genere”, hanno fatto sapere i deputati del Carroccio membri della Commissione Giustizia della Camera.
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