Erano le 17 di ieri quando un’esplosione, tanto improvvisa quanto violenta, probabilmente di un compressore, ha trasforma un normale pomeriggio in fabbrica in una tragedia. Due operai sono morti almeno altri due sono rimasti feriti in maniera grave, mentre altri hanno riportato ferite superficiali. È successo ieri in un capannone della Toyota Material Handling sulla Persicetana Vecchia, poco fuori Bologna. L’esplosione è stata così forte da causare il crollo di parte del capannone.
Sin dai primi momenti la situazione è sembrata drammatica. «Si è sentito un gran botto, l’abbiamo sentito da molto distante», raccontano alcuni testimoni che si sono accalcati fuori dalla fabbrica. Sul posto sono subito intervenuti 118, carabinieri e vigili del fuoco. In un primo momento si temeva che alcune persone fossero disperse sotto la macerie. Una delle vittime è morta sul colpo, l’altro, soccorso in condizioni disperate, è deceduto durante il trasporto in ospedale. I feriti sono stati portati all’ospedale Maggiore di Bologna mentre almeno un’altra persona è stata ricoverata all’ospedale di San Giovanni in Persiceto.
Secondo una prima ricostruzione, a saltare in aria sarebbe stato un compressore e lo scoppio ha fatto crollare parte del capannone anche se non è ancora certo se il macchinario si trovasse all’interno o all’esterno. Al momento dello scoppio, secondo quanto si apprende, erano in turno circa 300 lavoratori, mentre altri erano in smart working visti i problemi logistici legati all’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna in questi giorni. Tutti gli operai sono stati evacuati ma molti sono rimasti fuori dall’azienda in attesa di notizie sulle condizioni dei colleghi feriti, insieme ai famigliari accorsi sul posto.
Il sito bolognese della multinazionale conta 800 dipendenti a Borgo Panigale e si occupa di movimentazione merci. La Toyota Material Handling è un’azienda radicata sul territorio e produce in particolare carrelli elevatori e gruppi di sollevamento per gli stessi in due aziende distinte: la Lte di Ostellato, con 700 dipendenti, e Toyota Material Handling a Borgo Panigale.
«Ci sono state situazioni a livello produttivo dove si è ritenuto che l’azienda non facesse abbastanza per il rispetto delle procedure. Avevamo indetto uno sciopero di due ore proprio per la questione della sicurezza all’interno dell’azienda. In passato c’erano già stati problemi relativamente alla sicurezza, c’era stato un incendio nel reparto verniciature», denuncia Gian Pietro Montanari, componente dell’assemblea generale della Fiom.
Sul posto anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: «Esprimo il profondo cordoglio a nome della nostra comunità ai familiari e colleghi delle vittime», ha detto dopo l’ennesima tragedia sul lavoro che sconvolge il nostro Paese.
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