Irregolarità nella gestione del “Modello Riace”, Corte dei Conti condanna Lucano

mimmo lucano

Irregolarità negli affidamenti per la gestione dei centri d’accoglienza ai migranti, nel periodo che va dall’aprile 2011 al dicembre 2012. Per tale motivo l’europarlamentare Domenico Lucano dovrà risarcire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, assieme ad altre figure coinvolte nella vicenda, la somma di 531.327,65 euro. E’ la sentenza emessa dai magistrati della Corte dei Conti di Catanzaro nei confronti di 14 amministratori tra sindaci ed assessori dei comuni di Acquaformosa, Caulonia e Riace.

Per Lucano la Corte dei Conti ha escluso un “previo accordo criminoso” con gli altri soggetti condannati. Il provvedimento ha colpito anche i rappresentanti legali di società cooperative con sede nelle province di Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria.

Secondo i giudici il comportamento di Lucano nella sua azione amministrativa è da ritenersi doloso per aver prima sottoscritto una convenzione per i rifugiati nel 2010, per un compenso di 35 euro al giorno, lievitati in una seconda convenzione, sottoscritta nel 2011, a 40 ed 80 euro al giorno, attraverso una gestione indiretta del servizio con l’affidamento a soggetti privati, senza una selezione concorsuale e privi di specifiche esperienze. Tale condotta per i giudici dimostra una precisa volontà ad arricchire indebitamente i privati.
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