di Marco Leardi – “Togliti il velo”. La richiesta dell’insegnate ha scatenato la violenza. Una studentessa del liceo Sévigné di Tourcoing, in Francia, è infatti accusata di aver aggredito una professoressa che le aveva chiesto di levarsi il velo islamico all’interno dell’istituto scolastico, secondo quanto previsto dalle prescrizioni locali sulla laicità. A riportare la notizia è il quotidiano francese Le Figaro, che informa anche di un successivo e altrettanto movimentato alterco tra l’alunna e l’insegnante.
Secondo quanto si apprende, le immagini della videosorveglianza dell’istituto confermerebbero la versione dei fatti fornita dalla docente di scuola superiore, che ha denunciato l’aggressione riferendo di essere stata colpita più volte. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, l’alunna accusata di violenza sarebbe fuggita dopo il gesto inconsulto. La giovane, che è stata ascoltata dalla polizia, ora rischia l’esclusione dal liceo ma anche conseguenze di natura legale. Per la violenza che comporta un’inabilità al lavoro inferiore o uguale a otto giorni, la legge transalpina prevede infatti una pena che può arrivare fino a tre anni e mezzo di reclusione e una multa fino a 45mila euro.
Gli eventuali strascichi giudiziari della vicenda verranno però definiti in un secondo momento. Per ora, a destare scalpore e reazioni è la notizia in sé. Sulla vicenda è intervenuta anche il ministro francese dell’Istruzione, Anne Genetet. “Colpire un professore è colpire la Repubblica. Vista la gravità dei fatti qui riportati, ho chiesto che vengano imposte sanzioni disciplinari molto severe”, ha detto l’esponente di governo alla Camera. Genetet ha quindi annunciato che nei confronti della studentessa è stata adottata una “misura precauzionale” per vietarle l’accesso all’istituto fino alla riunione del consiglio di disciplina.
A condannare l’accaduto è stato anche l’ex ministro degli Interni francese, Gérald Darmanin. “Voglio dare tutto il mio sostegno a questa insegnante di Tourcoing che, mentre semplicemente difendeva la laicità, nostro bene comune, è stata colpita da uno studente. Tutti devono sostenere i nostri insegnanti e condannare questa violenza contro la stessa Repubblica”, ha scritto il politico d’oltralpe. Non è però la prima volta che in Francia si verificano cortocircuiti legati all’integrazione e ai divieti sul velo islamico.
Lo scorso febbraio, a Parigi, il preside del polo scolastico Maurice-Ravel aveva ricordato a diversi studenti l’obbligo di togliersi il velo all’interno del cortile
della scuola. Era scoppiato un alterco con uno di loro e nei giorni successivi, sui social network, erano apparse minacce di morte contro il dirigente scolastico, che aveva poi lasciato il proprio incarico.
www.ilgiornale.it