Nigeria, mons. Kaigama: rischio guerra civile. Cristiani passivi

20 ago – ”C’e’ grande ansia, la gente teme che se questa situazione di conflitto continuera’, le conseguenze potrebbero essere disastrose: potrebbe sfociare apertamente in un terribile conflitto religioso se non addirittura in una guerra civile che finirebbe per opporre il Nord al Sud e il Sud al Nord”.

Lo ha detto l’arcivescovo di Jos, mons. Ignatius Kaigama, presidente della Conferenza episcopale nigeriana, ai microfoni di Radio Vaticana, lanciando un appello alla comunita’ internazionale perche’ aiuti la Nigeria ad uscire dal vortice delle violenze.

Un gruppo di uomini armati, probabilmente appartenenti alla setta integralista islamica dei Boko Haram, hanno attaccato nella notte a Damagun, nel Nord-Est del Paese, una chiesa cattolica, una scuola elementare e una stazione di polizia.

Le persone, spiega mons. Kaigama, sono ”molto preoccupate: questa situazione avrebbe dovuto essere stata risolta gia’ da molto tempo. Invece, per qualche strana ragione, il ciclo della violenza continua ad aumentare. Il governo sembra non sapere da dove cominciare”.

Per i cristiani oggi, ha aggiunto mons. Kaigama, e’ ”una lotta sopravvivere, ricordiamo che un tempo l’Africa del Nord era sostanzialmente cristiana. Ora ci siamo accorti che i cristiani sono la minoranza e, se non facciamo qualcosa, questo accadra’ ovunque”.

La fede islamica, invece, ha concluso mons. Kaigama e’ ”in aumento e si diffonde: in Europa, in diversi Paesi. In Africa, nel mio villaggio d’origine non c’era neanche una moschea: ora c’e’. Esiste questo fenomeno della diffusione dell’islam in opposizione alla passivita’ dei cristiani nella pratica della fede”.