Roma, uomo irrompe negli uffici Inps: “me l’ha detto Allah”

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“Allah mi ha detto di venire qua”. Queste le parole di un uomo che – nella mattinata del 2 ottobre – è entrato, per due volte, nella sede dell’Inps, su viale Regina Margherita. Con una guardia giurata, Maria Madonia, che in entrambe le occasioni è riuscita ad allontanarlo, non senza difficoltà. Un uomo che, secondo la ricostruzione di RomaToday, poco dopo ha aggredito una donna e molestato la figlia disabile in un appartamento del Nomentano, situato sempre su viale Regina Margherita.

Uomo irrompe nella sede dell’Inps

Maria Madonia, guardia giurata di Union Security in servizio nella sede dell’Inps, a RomaToday ha raccontato i momenti vissuti l’altra mattina. “Erano le 7,15/7,20. Un dipendente è entrato e, nascosto dietro di lui, c’era quest’uomo”. La cui fisionomia non poteva scordare: “Alto un metro e settanta, con indosso una camicia bianca con righe a scacchi, di colore rosso, pantaloni avorio e scarpe marroni, tipo mocassini. Quando mi sono accorta di lui, l’ho invitato a uscire. Quell’uomo mi ha fissato due volte, era immobile. Ha detto ‘quello è mio fratello’, indicando un punto nel vuoto. Io non ho desistito e gli ho ribadito di allontanarsi. Lui, allora, mi è saltato addosso. Io – ha proseguito – ho spostato la cintura laterale dietro la schiena, per evitare che prendesse la pistola che ho in dotazione. E, alla fine, bruscamente, mi sono difesa e sono riuscita a farlo uscire”.

“Allah mi ha detto di entrare qua”

In quei frangenti Maria Madonia ha riferito di aver contattato il 112. Eppure, dopo una manciata di minuti, quell’uomo è rientrato “dalla porta scorrevole. Ha esclamato ‘Allah mi ha detto di venire qua’ e aveva una mano nascosta dietro la schiena”. Quelli sono stati minuti ad alto stress, perché “non sapevo cosa potesse occultare: una pistola, un coltello, una bomba. Alla fine, per fortuna, era della carta che avvolgeva un pezzo di panino. Ma in certi frangenti, e in questa occasione specifica, puoi pensare qualsiasi cosa. Comunque – ha continuato – ho invitato i dipendenti a non entrare. E l’ho nuovamente fatto uscire”.

“Si voltava e mi guardava”

Una volta all’esterno “camminava. Si è anche voltato e mi ha guardato. Poi l’ho visto dirigersi verso il Carrefour, all’angolo con via Nizza. Lui, per il tempo che l’ho avuto davanti, aveva i pugni chiusi, rigidi. Camminava non in maniera fluida, quasi come uno ‘zombie’. Ho pensato ai dipendenti, mettendoli al sicuro. L’ho cacciato non curandomi del pericolo che correvo. Da buona guardia giurata che sono, ho pensato prima a loro che alla mia vita. Ovviamente, mi dispiace tantissimo per l’episodio successivo che ha coinvolto le due donne”.
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