In Europa nasce uno Stato islamico con propria amministrazione, passaporti e confini

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L’Albania è in procinto di creare un microstato musulmano liberale all’interno della sua capitale. Un microstato dichiaratamente islamico ma moderato e che seguirà le pratiche dell’Ordine Bektashi, un ordine sufi sciita fondato nel XIII secolo in Turchia ma che quasi un secolo fa ha trasferito la sua sede a Tirana dopo essere stata bandita dal Paese anatolico da Mustafa Kemal Ataturk, il padre fondatore della Repubblica turca laica.

Come riporta il New York Times, secondo il piano illustrato dal primo ministro albanese Edi Rama, il cosiddetto “Stato sovrano dell’Ordine Bektashi” diventerà lo Stato più piccolo del mondo, grande appena un quarto della Città del Vaticano. Questo fazzoletto di terra di 10 ettari avrà una propria amministrazione, passaporti e confini.

Nonostante sia un Paese islamico, all’interno del nuovo Stato sarà consentito il consumo di alcolici e alle donne sarà permesso di indossare ciò che vogliono e non verranno imposte regole sullo stile di vita, riflettendo le pratiche tolleranti dell’Ordine Bektashi. Rama ha affermato che l’obiettivo del nuovo Stato è quello di promuovere una versione tollerante dell’Islam, di cui l’Albania deve andare orgogliosa.

“Dovremmo prenderci cura di questo tesoro, che è la tolleranza religiosa e che non dovremmo mai dare per scontato”, ha dichiarato al New York Times. La nascita dello Stato porta con sé un chiaro messaggio, promosso dal primo ministro con queste parole: “Non lasciate che lo stigma dei musulmani definisca chi siano i musulmani“.

“Dio non proibisce nulla; è per questo che ci ha dato la mente”, ha detto il clerico, nonché futuro leader del microstato, Edmond Brahimaj, un ex ufficiale dell’esercito albanese, che oggi viene seguito da milioni di persone in tutto il mondo con il titolo di Sua Santità Haji Dede Baba. “Tutte le decisioni saranno prese con amore e gentilezza”, ha detto Baba Mondi che rivendica di non voler assumere le vesti di un dittatore religioso, e che sostiene che il solo vincolo alla sua autorità sarà Dio, l’unico a “non commettere errori.”
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